Settembre è sempre stato il mio mese preferito. Quest'anno, però, è iniziato trascinandosi dietro una malinconica scia. Pochi giorni fa il nostro micio ci ha lasciati. Ho trascorso due anni con lui, eppure è come se fosse stata un'intera vita. Inizialmente non mi aveva presa molto in simpatia, vedendomi più come una minaccia alla sua indipendenza che non qualcuno di cui potersi fidare. Eppure, pian piano, a suo modo, ha iniziato a volermi bene e dimostrarmi il suo affetto.
Ora mi guardo attorno e la casa è vuota e triste senza di lui. Non è stato facile mettere via le sue ciotole, radunare le sue pappe e portarle ai volontari della colonia felina... Ci è voluto tempo. Per casa sono ancora sparsi i suoi topini giocattolo. Non riesco a toglierli da lì, ho il cuore stretto in una morsa.
Eppure bisogna andare avanti, anche se lui adesso non c'è più. Mi abituerò a dormire senza sentirlo zampettare per casa o trovare improvvisamente il suo musetto sotto le coperte. Ma sarà un'abitudine piena di tristezza.
Voglio però fare in modo che questo mese non si basi solamente sulle lacrime. Ci sono un sacco di progetti a cui mi devo dedicare, uno dei quali potrebbe ribaltare la mia vita (di nuovo, perchè a me le cose semplici non piacciono!). C'è un colloquio di lavoro in ballo che potrebbe portare ad un trasferimento, ad esempio. Devo chiudermi in sala prove per registrare delle canzoni. E, appena concluderò la stagione in hotel, almeno una decina di giorni a zonzo tra Toscana e Friuli.
Fuori l'aria ha già quel meraviglioso profumo che solo Settembre porta con sé e io non me la voglio perdere per niente al mondo.