giovedì 21 luglio 2022

L'uomo dei sogni - Kaos & Colle der Fomento

Muore il giorno nella città

Resti solo anche tu
Stai aspettando il tuo momento
Ti consumerà

Come consumerà ogni cosa 
Oggi sognare è un’esperienza contagiosa
Realtà corrosa che ti brucia fra le dita
È una fine dignitosa oppure un’agonia infinita
L’hai già sentita, è una storia da sapere
Da qui fino all’uscita, lacrime e macerie
Ostacoli e barriere, giochi di potere
Ma valgono una vita senza capi né bandiere
Perché è un dovere, respingi la paura
Mentre fingi di non vedere e aumenti l’andatura
Violenti per mestiere, obbedienti per natura
E certe sere o stringi i denti o stringi la cintura
La fregatura è che davvero ci speravi
Cercavi una serratura ma loro hanno le chiavi 
Che t’aspettavi? Lo volete ‘sto lavoro?
Avrete catene d’oro ma rimarrete schiavi 
Se poi scherzavi, qua nessuno sta ridendo
E dove cazzo stavi se non stavi combattendo?
A parole tutti bravi per questo non mi difendo
Mi prendo i miei sogni e il resto ve lo rendo

Tieni

Perché quaggiù sognare dà dipendenza
Falla finita o rimani in astinenza
Resta un sogno di più
I sogni in questa vita hanno una data di scadenza
Perché quaggiù sognare dà dipendenza
Falla finita o rimani in astinenza
Resta un sogno di più
I sogni in questa vita hanno una data di scadenza

È ferro questo giorno scuro
Anche se sto qui la sento al collo questa lama e vedo dietro il muro 
Vedo quello che potrei, dovrei
È sempre all’incontrario nei pensieri miei
Quello che mi tiene ben lontano dai cliché
Mi eleva e mi sconfigge dentro me ma perché
Pensavo fosse il meglio che ho, invece no 
Per tutto questo tempo mi sbagliavo 
Dice che domani pioverà, ma piove già
E certe volte nun me fa respira’
Ho il cuore che batte e batte già
Perché domani arriverà
Perché domani è un lusso che mi ucciderà
Ho preso tanti impegni che non riesco a respirare
Eppure ho sempre tempo da sprecare a ricordare
E infatti non riesco a mollare
E infatti mi è difficile campare
Eh già

Perché quaggiù sognare dà dipendenza
Falla finita o rimani in astinenza
Resta un sogno di più
I sogni in questa vita hanno una data di scadenza
Perché quaggiù sognare dà dipendenza
Falla finita o rimani in astinenza
Resta un sogno di più
I sogni in questa vita hanno una data di scadenza

Adesso parlami, dunque il ricordo si semplifica
Cerco parole mentre il mondo mio precipita 
Dammi risposte più complesse a questa vita, Gipi
Ch’ho messo via un po’ di fantasia, ma i sogni li ho quasi esauriti
E questa smania che mi porta prossimo all’eccesso 
Tutto ‘sto tempo a mascherarmi sempre da me stesso
E adesso che il mio viso è un pallido riflesso
In tutto questo faccio io da giuria e da boia al mio processo 
Sensi di colpa come polpi alla gola
Questi sogni sono mostri con tentacoli e con gli occhi viola
Un altro giorno, un’altra fase maniacale
L’ansia pare come l’acido di un trip che sale
E mi porta dove tutto mi fa male 
Reagisco come un animale 
Che qui tutto ti segna, ma niente t’insegna
Che ogni cosa in questa vita costa caro, anche sognare

Resta un sogno di più
Perché quaggiù sognare dà dipendenza
Falla finita o rimani in astinenza
Resta un sogno di più
I sogni in questa vita hanno una data di scadenza

mercoledì 20 luglio 2022

Stanchezza time

Mi sono decisa a parlare di tutti i problemi di quest'ultimo periodo con la mia doc. 

La continua sensazione di non aver dormito abbastanza, il sonno che mi prende a metà mattina - al lavoro devo fare sforzi sovrumani per rimanere sveglia - la sensazione che le gambe non riescano più a reggermi, l'impossibilità di fare una corsa anche solo per mezzo minuto. E il gonfiore. Sono gonfia come un pallone e questa volta non è colpa delle intolleranze, né di una "overdose" di carboidrati complessi. 

Tra pochi giorni dovrò andare a fare gli esami del sangue e delle urine, sperando che sia solo una carenza di ferro. 

Maledetta ipocondria. Nella mia testa si sono già infilate diagnosi di morte precoce e mali inenarrabili; cerco i miei sintomi su Google e mi confermano il peggio. 

Toglietemi l'internet, va. 

Art by Louis Wain


lunedì 18 luglio 2022

Così parlò la Dea Rhiannon agli uccelli

"Non abbiate paura piccoli. Anche se il fuoco bruciasse voi e le forme che vi proiettano, voi ritornereste ancora. Tutto quello che muore nasce di nuovo da Me. Luce e buio hanno entrambi il loro luogo ed il loro tempo, entrambi sono Me."

Le ombre tacquero, tranquillizzate, ma gli uccelli dissero " Cosi dici Tu, Signora, che nulla può distruggere. Ma noi siamo piccoli e spaventati".

"Solo con il coraggio potrete diventare grandi. Ho dato libertà ai miei figli, ed il prezzo della libertà è duro. E' errore dopo errore, dolore dopo dolore. Se vi attorniassi sempre di cure sareste sempre come uccelli in gabbia".

Tratto da "i Mabinogion" di E. Walton


Art by Tammy Mae - Adar Rhiannon


venerdì 8 luglio 2022

Madonna delle formiche

Vuoi per il caldo, vuoi per la situazione a casa con i miei che è sul disperato andante, nei fine settimana io, Gentil Consorte e Signor Cane facciamo il possibile per fuggire alla ricerca di posti tranquilli e possibilmente freschi. Di base si apre Google Maps e ci si lascia ispirare dai nomi (e dal cercare di non superare l'ora di macchina): domenica avevamo deciso per Castel de' Britti sull'Appennino bolognese. A parte un'ottima sosta alla baracchina Bella Vez (che in bolognese sta per "bella lì, vecchio!" ed è principalmente usato per salutarsi) non siamo stati molto fortunati. Il castello non è visitabile nemmeno dall'esterno in quanto è stato adibito a b&b ed è quindi totalmente proprietà privata, in più non siamo nemmeno riusciti a raggiungere la chiesetta: c'erano lavori di cantiere sulla strada e non abbiamo voluto rischiare di rimanere bloccati sul ciglio di un dirupo come ci è già successo un paio di anni fa in Carnia. 

Abbiamo deciso, quindi, di proseguire dritto e vedere cosa il fato avesse in serbo per noi. Dico al Consorte che si potrebbe anche andare a Monterenzio, che mi ricordo come un posto abbastanza fresco in questa stagione (me stolta! C'era caldo infin sulle vette!) ma proprio a pochi kilometri - se non metri - un cartello attira la nostra attenzione: Santuario della Madonna delle Formiche. 

"Vai, vai, torna indietro, questa la dobbiamo vedere!" inizio a smanazzare mentre cerco di far funzionare il navigatore sul mio povero telefono che per il caldo è già in sovraebollizione. In pochi minuti e molte curve arriviamo al Monte delle Formiche e non vi dico la pace, la temperatura (anche se eravamo pur sempre sui trenta e passa) ma soprattutto l'emozione di trovarsi davanti a questo spettacolo:

Iniziamo ad informarci un po' e grazie ad un signore di Perugia gentilissimo (se mi sta leggendo sappia che stamattina le ho salutato Ferrara!) abbiamo scoperto un po' di cose interessanti. Il santuario prende questo nome da un fatto curioso e che ha poi dato vita a numerose leggende. Sin da tempi antichi su questa cima, ogni prima metà di settembre, giungono in volo dalla Foresta Nera sciami di formiche alate (le Myrmica Scabrinodis) compiendo il loro volo nuziale. E poi i maschi muoiono, lasciando le loro compagne tornare al paese di origine per deporre le proprie uova.
 

Ma prima ancora del culto mariano, questo è stato un luogo dedicato alla dea Cerere. Un'altra dolce madre che ha sfidato gli inferi per poter ritrovare la propria figlia. Non è quindi una coincidenza se oggi in questi luoghi veneriamo Colei che ha dato alla luce il figlio di Dio. 

Noi ci siamo riempiti letteralmente le tasche di souvenir, tra cui un bellissimo libro che racconta la storia del Monte delle Formiche e un po' di formiche benedette perchè non sai mai nella vita...

Penso che a settembre torneremo per goderci lo spettacolo delle formiche e della processione che si snoda su per il monte. 

lunedì 4 luglio 2022

Excalibur

 La spada, Artú, Excalibur.

Stringila e lanciala lontano

nelle acque del Lago

Lascia che le nebbie

di Avalon l'inghiottano

per sempre.

Marion Zimmer Bradley - Le nebbie di Avalon



venerdì 1 luglio 2022

Donne fantastiche e dove trovarle: Nina Satie

"Un musicista, uno scrittore, un poeta non appartengono più a se stessi, perché Dio ha alimentato in loro il sacro fuoco del genio, non perché abbia a consumare in uno sterile egoismo, ma possa divampare a illuminare l'universo!"

Casta Diva - Clara Franchetti 

E il fuoco del genio di questa donna DEVE illuminare non solo questo universo ma anche i miliardi di universi paralleli possibili ed immaginabili. 

Lei è Nina Satie, brasiliana DOC, e attraverso la sua arte riesce a catapultarci all'interno di quel mondo interiore che ci è tanto familiare. 

Expulsão da peçonha, emersão do espírito - Acrilico su tela

L'ispirazione, per Nina, può arrivare da qualsiasi cosa: una canzone, un libro, una particolare situazione... Ma sono soprattutto l'attenta osservazione del proprio corpo e il focus posto sul concetto di cambiamento e trasformazione che le permettono di rendere vive ed impressionanti le suo opere.
L'artista, in un'intervista, afferma quanto i tempi moderni siano riusciti ad allontanarci dalla conoscenza di noi stessi: abbiamo bisogno di guardare non solo ciò che abbiamo dentro ma anche quanto esprimiamo esteriormente, solo in questo modo avremo la piena consapevolezza di chi siamo. 

La scelta di colori quali il rosso, il rosa, il viola e il blu non è affatto casuale: per Nina questi sono i colori complementari dello spirito. Ed in effetti, osservando i suoi lavori, ai miei occhi appare ben nitida la forte spiritualità di questa donna meravigliosa.
 
Protetora de invidia

Aspetto con ansia l'arrivo in Italia di una sua mostra, sperando che la sua fama giunga fino a noi!