domenica 31 ottobre 2021

Samhain

 

Samhain è una delle festività più importanti del calendario pagano. Il 31 ottobre, infatti, in tempi antichi veniva celebrata la fine dell'anno inteso come ciclo agrario. La terra, che ci ha donato tutti i suoi frutti, ora si appresta al riposo. E' giunto il momento di ringraziarla per tutto quello che ha condiviso con noi: per questo motivo, senza andar troppo indietro nel tempo, i nostri nonni ricordano con nostalgia i falò che venivano allestiti in questa magica notte. Fuochi che vogliono essere anche un simbolo di luce che trionfa sulle tenebre e ne riscalda i freddi climi, ma vogliono anche sopperire a quella stessa luce che pian piano ha già iniziato a calare, giorno dopo giorno, portandoci per mano verso il periodo più buio dell'anno. Proprio per queste motivazioni, attraverso i falò ci si propiziava un inverno il meno possibile rigido e senza carestie.

In questi giorni, inoltre, il velo tra i due mondi diviene sempre più sottile ed è quindi più facile poter comunicare con gli spiriti dei nostri antenati. Io sono, però, di quella scuola di pensiero che non appoggia la ricerca di comunicazione a tutti i costi. Molto meglio che siano i nostri antenati ad avvicinarsi a noi, senza forzature. Piuttosto, rivolgiamo loro, nella notte del 31 ottobre, tutti i nostri più cari pensieri: sarà un modo per far sentire loro il nostro amore. E forse riusciremo a sentirlo, potente come in vita, quello che a loro volta hanno dedicato a noi.

Onoriamo i nostri antenati, ricordandoli e ringraziandoli per tutto quello che ci hanno dato ed insegnato. Lasciamo loro un piccolo dono sul davanzale della finestra, a tavola, sotto ad un albero del giardino. C'è chi, proprio questa notte, apparecchia il tavolo della sala da pranzo con la tovaglia ed il servizio delle feste, lasciando nei piatti i cibi preferiti da coloro che non sono più tra noi. Questa tradizione è tutt'ora viva nel nostro paese, ad esempio nell'entroterra ligure e in Sardegna.

Ricordiamoci, infine, di prendere esempio dalla natura: liberiamoci delle nostre foglie secche, lasciando che cattive abitudini, situazioni stagnanti o relazioni che non portano a nulla di buono. Alleggerendoci faremo spazio a tutte le novità positive che, durante l'inverno, inizieranno come tanti piccoli semi a maturare sotto terra. 

Felice Samhain a tutti, che la Dea vi benedica.

sabato 30 ottobre 2021

Loreena McKennitt - Samain night

When the moon on a cloud cast night 
Hung above the tree tops' height 
You sang me of some distant past 
That made my heart beat strong and fast 
Now I know I'm home at last 
You offered me an eagle's wing 
That to the sun I might soar and sing 
And if I heard the owl's cry 
Into the forest I would fly 
And in its darkness find you by. 
And so our love's not a simple thing 
Nor our truths unwavering 
But like the moon's pull on the tide 
Our fingers touch, our hearts collide 
I'll be a moonsbreath by your side.



venerdì 29 ottobre 2021

Zucche, foglie secche e tante speranze

Da anni non sentivo così forte la prorompente vitalità di Samhain. Potrebbe sembrare ironico parlare di vitalità accostata al periodo dell'anno in cui le foglie cadono, la natura si addormenta e l'anno - come lo intendiamo noi pagani - muore. Invece non vi è nulla di più sbagliato. Madre Terra è piena di vita. Provate a pensarci: prima di andare a dormire, solitamente, che cosa facciamo? Ci laviamo i denti, facciamo una doccia, mettiamo il pigiama, puntiamo la sveglia - e controlliamo anche più di una volta che sia ben impostata -, diamo la buona notte alle persone a noi care. Magari abbiamo anche preparato il pranzo per il giorno successivo, ci siamo fatti una tisana rilassante, abbiamo portato fuori il cane per l'ultima passeggiata. Tutti questi piccoli preparativi rituali non sono forse pura vitalità e movimento? Lo stesso accade in questi giorni di preparazione al buio e freddo inverno. 

C'è questa signora carinissima che ha un'azienda agricola nel paese subito dopo a quello in cui vivo. L'abbiamo conosciuta per caso, passando davanti alla via in cui ha la baracchina dove vende i prodotti della sua terra. Quest'anno, come ogni anno, il 31 ottobre sarà il suo ultimo giorno di apertura. E potevo forse non approfittarne senza portarmi a casa una scorta di zucche? Le sue, poi, sono strepitose. Dicono che il terreno, da queste parti, sia ottimo per zucche, meloni e cocomeri. Io credo che il suo segreto sia un altro: avete già capito di cosa si tratta?

Ho già iniziato a cucinare zucche e condividerle con il vicinato. E' un piccolo gesto che mi rende felice. 

Nel frattempo a casa nostra la famiglia si è allargata. Dopo una vita in canile è arrivato da noi Zeus, un Amstaff di sette anni che, per il momento, passa la maggior parte del suo tempo a russare sul divano - praticamente come papà! -. Quando l'abbiamo per la prima volta ce ne siamo innamorati. Il suo sguardo mi ha immediatamente ricordato quello di Neve, il cane che avevamo quando ero piccola. Nonostante la stazza - e nonostante il fatto che riesce a divorarsi un osso intero con una velocità incredibile! - è dolcissimo. Certo, a volte un po' esuberante e difficile da gestire perchè è davvero un testardo come tutti gli Amstaff! Inizialmente avevo un po' di timore e mi chiedevo se sarei mai riuscita ad essere all'altezza di questo ruolo di "mamma": la mia esperienza con i cani si basa su fatti avvenuti trent'anni fa circa! Poi però ho capito che si tratta di paure infondate perchè, tutto sommato, è una creatura che ha solo bisogno di tanto affetto oltre che di essere capita. Ha i suoi modi di comunicare, totalmente diversi da quelli di un gatto, di un essere umano o di qualsiasi altro animale, basta solamente riuscire ad entrare nella sua ottica. In questo devo ringraziare il mio fidanzato che mi sta aiutando tantissimo. 

Un'ulteriore novità è che sono alla ricerca di un lavoro. Non potendomi permettere di rimanere senza uno stipendio fino all'inizio della prossima stagione in albergo, mi sto guardando un po' intorno. Ho fatto già tre colloqui, due non andati a buon fine e uno per il quale sono in attesa di feedback in quanto devono ancora terminare le fasi di selezione (io, nel frattempo, ho superato la prima fase e ho già fatto il secondo colloquio). Se le cose dovessero andare bene dovrei rinunciare al lavoro in albergo in quanto si tratterebbe di un lavoro annuale ma... Questo vorrebbe anche dire non dover pensare ad un nuovo trasloco nell'immediato. Insomma, lo ammetto: che il risultato possa essere positivo ci spero tanto. 

Vedrò cosa portare con me nel nuovo anno. In queste ultime ore che precedono la notte di Samhain voglio solo concentrarmi sulle cose positive. In fondo in fondo, un pochino me lo merito. 

(Persefone, di ChrissaBug - Deviantart)


giovedì 28 ottobre 2021

La luna è il volto scintillante della Dea

La luna è il volto scintillante della Dea,

l'oceano è il suo grembo,

la terra il corpo,

l'universo lo spirito infinito.

Ha infiniti nomi, volti, poteri e doni,

ed è con noi fin dall'inizio della cultura,

in ogni epoca e in ogni angolo del mondo.

Non dovete "credere" in Lei,

perchè la sperimentate ogni istante in ogni luogo.

Da L'arte Della Magia di Phyllis Curott

mercoledì 27 ottobre 2021

Inno omerico ad Atena

Comincerò a cantare Pallade Atena, la gloriosa dea

dagli occhi splendenti, ingegnosa, dal cuore inflessibile,

vergine casta, intrepida signora dell'acropoli,

Tritogenia; il saggio Zeus la generò da solo,

dal suo capo venerabile, rivestita già delle armi di guerra

dorate e lucenti. Tutti gli immortali si stupirono

a questa vista: essa balzò fuori rapidamente

dal capo immortale, agitando un giavellotto acuto

davanti a Zeus Egioco. Il vasto Olimpo sussultò

cupamente sotto l'urto della dea dagli occhi splendenti,

la terra emise un grido terribile, il mare si sconvolse,

gonfiandosi con flutti spumanti. Poi d'improvviso le onde

si fermarono, il luminoso figlio di Iperione arrestò

lungamente i veloci cavalli, fino a quando la vergine

Pallade Atena ebbe tolto dalle spalle immortali

le armi divine: né gioì il saggio Zeus.

Così ti saluto, figlia di Zeus Egioco:

io canterò te e anche un'altra canzone: la canzone della mia vita!

(Inni Omerici a cura di Giuseppe Zanetto)

martedì 26 ottobre 2021

Alcuni versi di Saffo...

Chi è solo bello, resta bello all'occhio.

Ma chi ha valore sarà bello sempre.

Saffo







Quale dolce mela che su alto

ramo rosseggia, alta sul più

alto; la dimenticarono i coglitori;

no, non fu dimenticata: invano

tentarono raggiungerla...

Saffo