mercoledì 6 novembre 2024

Guardare avanti per poter tornare indietro (uno sfogo da artista per tutti gli artisti)

E' difficile dare un nome a ciò che in questo periodo mi ribolle nella testa come in un enorme calderone. Da una parte sento sempre più forte il bisogno di andare avanti e concretizzare tutta una serie di idee a cui ho lavorato nel corso dell'anno, dall'altra però comprendo che il modus operandi che vorrei seguire - ed è l'unico che si addice perfettamente alla mia persona - è totalmente anacronistico. 

Al giorno d'oggi se vuoi metterti in gioco devi farti vedere, metterti a nudo (in tutti i sensi!) e venderti sui social networks. E tutto ciò comporta rischi notevoli che non vanno solamente a ledere la tua privacy, ma possono innescare un meccanismo distorto fatto di immagini rubate e intelligenza/violenza artificiale.

E' davvero questo l'unico modo per fare arrivare la nostra arte?

Noi musicisti, scrittori, disegnatori, sarti, artigiani, scultori, attori, siamo dunque destinati a soccombere in favore dei balletti su Tik Tok e delle chiappe al vento su Instagram?

Ci battiamo tanto contro la mercificazione del corpo e non ci rendiamo conto che siamo noi stessi ad alimentarla. Vorremmo creare noi i prodotti e non capiamo che il prodotto siamo noi. 

C'è solo un modo per combattere tutto questo: guardare avanti ed osservare a quale destino siamo destinati. Solo in quel momento, con gli occhi colmi di rabbia e dolore, ci renderemo conto che possiamo ancora tornare indietro. 

Non so ancora come, ma mi batterò fino all'ultimo per riottenere la nostra indipendenza.

mercoledì 9 ottobre 2024

Rogo di Strega - Sylvia Plath

Nella piazza del mercato stanno ammucchiando le fascine. Un folto d'ombra è un misero mantello. Io abito l'immagine di cera di me stessa, un corpo di bambola. Comincia qui la malattia: sono un bersaglio per streghe. Solo il diavolo può divorare il diavolo. Nel mese delle foglie rosse salgo su un letto di fuoco.
È facile dare la colpa al buio: la bocca di una porta, il ventre della cantina. Hanno spento la mia stellina filante. Una signora dalle elitre nere mi tiene in una gabbia di pappagallo.
Che occhi grandi hanno i morti!
Sono intima di uno spirito peloso. Volute di fumo escono dal becco di questa brocca vuota.
Se sono piccina, non posso fare alcun male. Se non mi muovo, non farò cadere niente. Così ho detto, seduta sotto il coperchio di una pentola, minima e inerte come un chicco di riso.
Ora girano le manopole, un fornello dopo l'altro. Siamo pieni di amido, piccoli amici bianchi. Cresciamo. All'inizio fa male. Le rosse lingue insegneranno la verità.
Madre degli scarabei, disserra solo un poco la tua mano: volerò attraverso la bocca della candela come falena illesa. Ridammi la mia forma. Sono pronta a interpretare i giorni în cui mi accoppiavo con la polvere all'ombra di una pietra. Le mie caviglie si accendono. Il fulgore sale lungo le cosce. Sono perduta, perduta, nelle vesti di tutta questa luce.

Immagine Pin Storia
Autore sconosciuto


domenica 29 settembre 2024

Alcuni versi di Wislawa Szymborska

Ho un vero e proprio debole per le donne con le palle. Quelle che sanno fare cose e le sanno pure fare bene. 

Di Wislawa Szymborska non si sente parlare molto, eppure ha vinto pure un Nobel per la letteratura nel 1996 ed è considerata tra le più illustri voci femminili della poesia polacca. 

Riservandomi di parlare di lei in un futuro non troppo lontano (spoiler: sto preparando un articolo sulle poetesse pistoiesi e rischia di essere un lavoro monumentale), oggi colgo l'occasione per introdurla sul blog attraverso le due poesie che me l'hanno fatta conoscere. 

Foto di Joanna Helander

 Lode della cattiva considerazione di sè

La poiana non ha nulla da rimproverarsi.
Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera.
I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni.
Il serpente a sonagli si accetta senza riserve.
Uno sciacallo autocritico non esiste.
La locusta, l’alligatore, la trichina e il tafano
vivono come vivono e ne sono contenti.
Il cuore dell’orca pesa cento chili
ma sotto un altro aspetto è leggero.
Non c’è nulla di più animale
della coscienza pulita
sul terzo pianeta del Sole.

Foto di Joanna Helander

Utopia

Isola dove tutto si chiarisce.
Qui ci si può fondare su prove.
L’unica strada è quella d’accesso.
Gli arbusti fin si piegano sotto le risposte.
Qui cresce l’albero della Giusta Ipotesi
con rami districati da sempre.
Di abbagliante linearità è l’albero del Senno
presso la fonte detta Ah Dunque E’ Così.
Più ti addentri nel bosco, più si allarga
la valle dell’Evidenza.
Se sorge un dubbio, il vento lo disperde.
L’eco prende la parola senza che la si desti
e chiarisce volenterosa i misteri dei mondi.
A destra una grotta in cui giace il Senso.
A sinistra il lago della Profonda Convinzione.
Dal fondo si stacca la verità e lieve viene a galla.
Domina sulla valle la Certezza Incrollabile.
Dalla sua cima si spazia sull’Essenza delle Cose.
Malgrado le sue attrattive l’isola è deserta,
e le tenui orme visibili sulle rive
sono tutte dirette verso il mare.
Come se da qui si andasse soltanto via,
immergendosi irrevocabilmente nell’abisso.
Nella vita inconcepibile.

mercoledì 25 settembre 2024

Ali

Non voglio ali di cera per volare ma la forza di combattere per un mondo che districa il pianto in un sorriso.

Non so di chi sia questa frase ma la trovo bellissima. Del resto cosa ce ne facciamo di un paio d'ali di cera quando possiamo costruirci noi stessi una bella armatura adatta a combattere ciò che ci fa paura? E poi le ali, quelle vere, possono anche spuntare prima o poi. Ci sarà tempo per imparare a volare.

giovedì 12 settembre 2024

Il cliente ha sempre ra... NO.

Questa la devo scrivere da qualche parte e, prima o poi, giuro che uno "Stupidario" dei clienti lo scrivo sul serio! 

Cliente Pincopallino, con cui abbiamo avuto pure dei problemi di gestione non indifferenti, scrive in chat per chiedere supporto. In corsivo, per proteggere la privacy dei protagonisti, ho mascherato le reali esigenze del tizio.

P: Buongiorno, è possibile sulla vostra piattaforma togliere le pulci al cane?

M: Certamente. Per prima cosa deve cliccare sul menu a sfondo verde, quello in cui trova anche "fatti un barbecue di cazzi tuoi" 

Mando a capo, in modo che possa cliccare sul menu in oggetto mentre gli scrivo il secondo step, che è un po' più lunghetto e richiede più tempo per essere scritto. 

E prima che io possa cliccare sull'invio...

P: il cliente ha chiuso la conversazione e rilascia un feedback negativo

M: (tra me e me) ma cosa cazz..... (e invio la risposta)

Dopo due minuti...

P: il cliente ha riaperto la conversazione. Se in piattaforma volessi annusare le ascelle di una zanzara devo cliccare sul bottone blu, è giusto?

M: (.....) Sì, esatto.

P: Ma per togliere le pulci al cane posso fare l'esatto opposto di quello che mi ha scritto nel secondo step?

M: (inserire epiteti a caso) può utilizzare anche questa opzione, anche se in questo caso potrebbe non essere efficace come con la procedura indicata.

P: benissimo grazie! (manda un emoticon con abbraccio + chiude la conversazione con feedback positivo)

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mercoledì 11 settembre 2024

Brustoline

Come si chiamano da voi i semi di zucca tostati e salati? Qui a Ferrara sono "le brustoline", ma non chiedetemi il motivo perché non ne ho alba! 

Quest'anno ho deciso di provare a conservare i semi della prima zucca della stagione e farmi un piatto di brustoline anche io.


Non ho seguito nessuna ricetta, ho deciso di andare ad istinto e vedere che cosa ne usciva.
Li ho lasciati seccare per qualche giorno, poi li ho salati e, non potendoli mettere in forno perché qui c'è ancora un caldo pieno, li ho messi per un minuto in microonde.


A parte il mio non saper fotografare per bene i dettagli con la fotocamera del mio telefono, posso confermare che sono venuti abbastanza bene. Non saranno mai come quelli di nonna ma almeno mi han dato soddisfazione! 
 

venerdì 23 agosto 2024

Ritrovamenti fotografici

Dicevano tutti che eravamo fatti l'uno per l'altra e che solo noi non ce ne accorgevamo.

In effetti, a rivedere certe foto...

Mo' hai capito bestiolina perchè ti amo?

(Scusate per il post autoreferenziale, però dai, uno ogni 10 anni posso anche permettermelo, no?)