mercoledì 6 novembre 2024

Guardare avanti per poter tornare indietro (uno sfogo da artista per tutti gli artisti)

E' difficile dare un nome a ciò che in questo periodo mi ribolle nella testa come in un enorme calderone. Da una parte sento sempre più forte il bisogno di andare avanti e concretizzare tutta una serie di idee a cui ho lavorato nel corso dell'anno, dall'altra però comprendo che il modus operandi che vorrei seguire - ed è l'unico che si addice perfettamente alla mia persona - è totalmente anacronistico. 

Al giorno d'oggi se vuoi metterti in gioco devi farti vedere, metterti a nudo (in tutti i sensi!) e venderti sui social networks. E tutto ciò comporta rischi notevoli che non vanno solamente a ledere la tua privacy, ma possono innescare un meccanismo distorto fatto di immagini rubate e intelligenza/violenza artificiale.

E' davvero questo l'unico modo per fare arrivare la nostra arte?

Noi musicisti, scrittori, disegnatori, sarti, artigiani, scultori, attori, siamo dunque destinati a soccombere in favore dei balletti su Tik Tok e delle chiappe al vento su Instagram?

Ci battiamo tanto contro la mercificazione del corpo e non ci rendiamo conto che siamo noi stessi ad alimentarla. Vorremmo creare noi i prodotti e non capiamo che il prodotto siamo noi. 

C'è solo un modo per combattere tutto questo: guardare avanti ed osservare a quale destino siamo destinati. Solo in quel momento, con gli occhi colmi di rabbia e dolore, ci renderemo conto che possiamo ancora tornare indietro. 

Non so ancora come, ma mi batterò fino all'ultimo per riottenere la nostra indipendenza.

6 commenti:

  1. Credo si debba avere mille occhi, non solo davanti, non solo dietro...
    Non è facile, ma ci si può provare.
    Segui la tua strada

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  2. Questi sono tempi duri in cui contano principalmente l'apparenza, il sapersi pubblicizzare, le conoscenze, il sottostare a compromessi...le vere e uniche qualità artistiche sembrano contare poco. In ogni caso ti auguro un grande In bocca al lupo per ottenere ciò in cui credi!

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  3. Cara Miriam, non se figlia di? (famosi)
    Allora mettiti su tutti i social facendo l’ impossibile per farti notare a tutti i costi senza remore e pudori, anche a costo di fare musica con le pernacchie, procurati un autotune, qualche base ritmica di suoni dal web e mettici sopra una raffica di parole da pronunciare talmente velocemente e magari mangiandotele un pó per non fare capire un tubo di cosa stai dicendo e strillacchiaci un ritornello ogni tanto autotunnandolo. Vedrai che il successo é assicurato. Ah! dimenticavo: vestiti parecchio strana e pacchiana, anche un pó adolescente, e accenna a qualche gesto ammiccante, magari scuoti un pó il fondoschiena.
    L’arte é lo specchio di questa società decadente, ipertecnologica e piena di mistificazioni. Il talento é un optional. Serve faccia tosta, arroganza, e tanto ego in cerca di acclamazione e soldi facili. E lo ripeto: un autotune!! Il mistificatore per eccellenza.
    Un abbraccio cara

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  4. Non necessariamente. Io sono presente anche su instagram e X (ex twitter) ma posso garantirti che chi mi segue lì non può desumere quasi nulla della mia vita privata, non sanno neppure che faccia ho. Espongo solo i miei contenuti creativi.

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  5. Fai dei video (vlog) e postali su YouTube e altre piattaforme. I blog purtroppo non sono molto seguiti. Per quanto belli e istruttivi siano i tuoi post la gente preferisce altri canali. Purtroppo è così e non ci si può far nulla.

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  6. Ti auguro di cuore di riottenerla la tua, la vostra indipendenza e ti auguro di riuscire a trovare la strada giusta per esprimere come più piace la tua arte, liete feste e lieto 2025!

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