mercoledì 3 novembre 2021

Tu come lo vedi Dio?

Nei giorni scorsi ho terminato la lettura de "Il colore viola" di Alice Walker. Alcune pagine in particolare hanno attirato la mia attenzione: sono quelle in cui due delle protagoniste principali si ritrovano a parlare del loro rapporto con il Divino. Ho sottolineato i punti che, a mio avviso, sono quelli più carichi di significato e meritano più di una riflessione.

Art by Amber Peoples


Lei dice, Celie, dimmi la verità, l'hai mai trovato Dio in chiesa? Io no. Ho trovato solo un mucchio di gente che sperava di trovarcelo. Qualunque Dio abbia mai trovato in chiesa me lo sono portato dietro io. E questo vale anche per gli altri. Vanno in chiesa per "dividere" Dio con gli altri, non per trovarcelo.
Certa gente non ha nessun Dio da dividere, dico io. Quelli che non mi rivolgevano la parola quando non ce la facevo più, con la pancia grossa e tutti quei bambini di Mister...
Giusto, dice lei.
Poi dice anche, Dimmi com'è il tuo Dio, Celie. 
Ah no, dico io. Mi vergogno. Nessuno mi ha mai chiesto una cosa simile, Shug mi ha colta di sorpresa. E poi, a pensarci bene, il mio Dio non mi sembra un granchè. Ma è tutto quello che ho. 
E così decido di parlare, solo per vedere cosa dirà Shug.
OK, dico. E' grande e vecchio e alto, con la barba bianca e grigia. Porta una veste bianca e va in giro a piedi nudi. 
Occhi azzurri? Chiede lei.
Grigio-azzurri. Freddi. Grandi, però. Ciglia bianche, dico.
Lei si mette a ridere.
Perchè ridi? le chiedo. Non c'è niente da ridere. Tu come lo vedi Dio? Con la faccia di Mister...?
No, non sarebbe un gran progresso, dice lei. Poi mi racconta che anche lei, quando pregava, vedeva sempre Dio come un gran vecchio bianco. Se pretendi di trovare Dio in chiesa, Celie, vedrai sempre questo vecchio. Ci abita, lui, in chiesa. 
Davvero? dico io.
Sì, perchè quello è il Dio della bibbia bianca degli uomini bianchi.
Shug! dico io. E' stato Dio a scrivere la Bibbia, i bianchi non c'entrano. 
E allora come mai somiglia a loro? dice lei. Solo un po' più grande? E con un sacco di capelli in più. Com'è che la Bibbia è proprio come tutte le altre cose dei bianchi, con loro che fanno e disfanno e la gente di colore che viene maledetta?
Non ci avevo mai pensato. Nettie dice che a un certo punto la Bibbia dice che Gesù aveva i capelli come di lana pecora, dico. 
Beh, duce Shug, se venisse in una di queste chiese di cui stiamo parlando, dovrebbe farseli stirare, i capelli, perchè qualcuno si degnasse di prestargli attenzione. L'ultima cosa che i negri vogliono pensare di Dio, è che abbia i capelli crespi.
[...] Non c'è modo di leggere la Bibbia senza farsi l'idea che Dio sia bianco, dice lei. Poi sospira, Quando ho capito che pensavo che Dio fosse bianco e maschio, ho perso ogni interesse. [...] Ecco in cosa credo io. [...] Dio è dentro di te e dentro tutti gli altri. Si viene al mondo con Dio di dentro. Ma solo chi lo cerca dentro di sé lo trova. E a volte si manifesta anche se non lo si cerca, o non si sa cosa si sta cercando. Di solito quando tutto va male. Quando ci si sente di merda [...]. E poi Dio non è un lui o una lei. E' neutro.
Neutro? E cosa vuol dire? Com'è? chiedo io.
Com'è? Non è una persona, dice lei. Non è come al cinema. Non è qualcosa di distinto da tutto il resto, compresa te stessa. Io credo che Dio sia tutto [...]. Tutto quello che esiste, che è esistito e che esisterà mai. E quando si capisce questo, e ci si sente felici di averlo capito, si è trovato Dio. [...] 
Dice, il primo passo, per me, dopo il vecchio bianco, sono stati gli alberi. Poi l'aria. Poi gli uccelli. Poi le altre persone. Ma un giorno, mentre me ne stavo seduta tranquilla a pensare e mi sentivo orfana di madre - e lo ero in realtà - l'ho provata: la sensazione di far parte di un tutto, di non essere separata dal resto delle cose. Sapevo che se avessi tagliato un albero, avrei perso sangue dal braccio. E mi son messa a ridere e a piangere, e a correre in giro per la casa. Ho capito subito cos'era, quella sensazione. In effetti, quando succede una cosa del genere, è impossibile non accorgersene, non capire. [...]
Dio ama tutte le cose che ami tu - e anche un sacco di quelle che non ami. Ma, più di tutto, a Dio piace l'ammirazione.
Stai dicendo che Dio è vanitoso? chiedo io.
No, dice lei. Non vanitoso, solo disposti a dividere le cose buone con noi. Credo che Dio si arrabbi se, per esempio, uno passa vicino al colore viola in un campo senza notarlo. 
E cosa fa quando si arrabbia? chiedo io.
Oh, crea qualcos'altro. La gente crede che a Dio importi solo che lo si faccia contento. Ma anche un cretino può vedere che invece è lui che cerca sempre di far contenti noi. [...] Prepara un sacco di sorprese e, quando meno ce lo aspettiamo, ce le regala. [...]
E' proprio come dice Shug. Bisogna togliersi l'uomo dagli occhi per vedere tutto il resto.
L'uomo corrompe ogni cosa, dice Shug. Lo trovi dappertutto, sulla scatola dei biscotti, nel tuo cervello e alla radio. Cerca di farti credere che è dappertutto. E quando cominci a credere che è dappertutto, cominci anche a credere che è lui, Dio. E invece no. Quando cerchi di pregare, e l'uomo ti si para davanti, digli di andare al diavolo. Pensa ai fiori, al vento, all'acqua, a un grosso sasso. Ma non è facile, credimi. L'uomo è abituato a essere al centro di tutto, non vuol cedere. Minaccia fulmini e saette, alluvioni e terremoti. Dobbiamo resistere. Io non prego quasi più. Tutte le volte che penso a un sasso, lo scaglio. Amen.

Alice Walker - Il colore viola

2 commenti:

  1. È incredibilmente bello il brano che hai postato. È vero, l'uomo tende ad umanizzare molto Dio, per sentirsi un pò Dio anche lui, ma lo ha sempre fatto: anche quando era pagano ergeva statue agli Dei in forma umana, al massimo antropomorfe, e idem gli indù. Nella Bibbia, Dio creò l'uomo e la donna a sua immagine e somiglianza, e la Bibbia non è dei bianchi, ma nacque nelle terre dei popoli arabi ad opera dei patriarchi, Abramo in testa, però nelle opere pittoriche dei grandi artisti occidentali ha le caratteristiche tipiche del vecchio uomo bianco. Se un giorno prevalesse il dominio femminile sarebbe rappresentato donna, perché chi domina vuole sentirsi un pò Dio. Lo si capisce solo quando ci si sente parte di tutto e a quel punto Dio smette di avere un volto, un genere, un nome, e se ne percepisce la bellezza e la forza creativa e vitale. Gli ebrei indicano Dio non con la parola dio ma con quattro consonanti di cui nessuno conosce bene la pronuncia. Difatti è innominabile, poiché non si può dare un nome a chi è tutto. Mi piace molto come racconta l'invadenza dell'uomo anche nella percezione del divino.

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    1. Grazie mille per il tuo bellissimo commento, non posso fare a meno che quotare ogni singola parola che hai scritto. Da piccola mi chiedevo anche io come fosse possibile che le rappresentazioni iconografiche di Dio, della Vergine Maria eccetera avessero tratti così occidentali quando la loro zona di origine era mediorientale!
      Il mio pensiero è sempre stato che l'uomo si faccia da sempre troppe pippe mentali (passami il termine) su come sia fatto Dio, quale sia il suo nome, se sia maschio/femmina/neutro... Quando in realtà basterebbe accettarne la sua potenza, la sua presenza e la sua infinita bontà - oltre che le sue ire. Forse ciò che più si avvicina a quello che è realmente lo hanno descritto gli indiani d'America attraverso il Grande Spirito. Non necessariamente qualcosa o qualcuno che possiamo vedere o a cui possiamo dare un volto, un'immagine. Però c'è. Non è forse questa la cosa più importante?
      A tutto questo posso aggiungere che a mio avviso non è nemmeno un "peccato" così grande cercare di immaginare il volto o la forma della divinità in cui crediamo... Il problema è essere convinti di dargli le fattezze di chi è il più potente in quel determinato periodo storico.
      Tra l'altro la Bibbia dice che "Dio si fece uomo" per venire in mezzo a noi... Nessuno sembra aver pensato al fatto che egli abbia semplicemente utilizzato la forma in cui riuscire a comunicare con noi in maniera più diretta possibile. Se si fosse presentato sotto forma, che ne so, di un albero... Che importanza gli avremmo dato? Lo avremmo abbattuto dopo qualche anno. E, del resto, sempre stando alla Bibbia, Cristo lo abbiamo messo in croce.
      Siamo comunque degli ingrati, a prescindere.

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