giovedì 9 aprile 2020

Riflessioni da Quarantena

Inizialmente non sapevo se scrivere o meno queste righe. Sfogarsi sul web non è di certo la migliore delle opzioni, ma questo è il mio piccolo diario personale e poco importa se verrà letto soltanto da me o da altre persone che potranno per puro caso incappare in queste pagine. 
Sto attraversando un periodo particolare. Molto.
Da una parte il fatto di poter lavorare da casa mi ha regalato un'inaspettata quanto meravigliosa convivenza anticipata con il mio compagno. Dall'altra, in compenso, sono un po' triste perchè mi sto perdendo una delle mie stagioni preferite. Non poter fare passeggiate nella natura che proprio ora si sta risvegliando mi fa sentire come se mi mancasse un pezzetto di cuore. 
Penso alla settimana di ferie che mi ero già programmata per maggio e alla voglia che avevo di tornare alle mie amate montagne... E temo proprio che non sarà possibile. 
In un qualche modo sono riuscita a festeggiare Ostara. Con poche cose che avevamo in casa abbiamo costruito una piccola ghirlanda che ora campeggia fuori dalla porta d'ingresso. Abbiamo bruciato foglie di alloro sussurrando i nostri desideri a Madre Terra.
Ma, di fatto, tra attacchi di panico e preoccupazione per il futuro, il non poter uscire inizia a diventare pesante. Approfitto di queste giornate di sole per stendere il bucato fuori e l'odore della primavera, in quei momenti, mi riempie i polmoni di una sottile felicità. Sono brevi istanti ma vorrei poterli far durare molto più a lungo.
C'è chi sta approfittando di questo periodo di isolamento per ritrovare sé stesso e un po' lo invidio: io sto lavorando praticamente il doppio e arrivo a sera con la mente stanca, a volte dilaniata. Ringrazio di avere ancora uno stipendio fisso e far parte di una di quelle aziende che, in un periodo come questo, continua ad andare avanti a vele spiegate (no, non vendiamo Amuchina 😂) ma sto accumulando stress su stress su stress.... Insomma, anche nei giorni in cui non lavoro ho il pensiero fisso alle cose da fare per quando riprenderò e non riesco a staccare la spina (per tutta una serie di motivi che qui non ha nemmeno senso spiegare).
Provo a pensare comunque a quel che di bello questo periodo mi sta regalando, ma non sono così forte come posso sembrare dall'esterno. Stanno uscendo tutte le mie debolezze, sono vulnerabile, piena di paure. Spero di poter uscire presto da questo tunnel e tornare a respirare, in tutti i sensi.

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