martedì 14 dicembre 2021

Classiconi di Natale: Piccole Donne

"Natale non è Natale senza regali", si lamentò Jo, sdraiata sulla coperta.

"È così spiacevole essere poveri!" sospirò Meg, abbassando lo sguardo sul suo vecchio vestito.

"Non è giusto che alcune bambine possano avere tutto ciò che desiderano e altre non abbiano niente", aggiunse la piccola Amy, tirando su con il naso con aria offesa.

"Ma abbiamo il papà e la mamma, e la compagnia una dell'altra", disse Beth compiaciuta dal suo angolo.

(Piccole Donne - Louisa May Alcott)


Non è un libro natalizio, eppure il fatto che la storia delle sorelle March si apra proprio in questo periodo dell'anno non può che ricondurmi ai fasti (si fa per dire) dei miei primi Natali. Quelli passati a casa della nonna o della zia, con le tavolate piene di cappelletti, salamina col purè, arrosto, patate fritte, panpepato, torrone e panettoni/pandori (spesso entrambi). Di quelle tavolate, a parte me, mamma e papà non è rimasto più nessuno. Chi ci ha lasciato troppo presto, chi ha deciso di trasferirsi dall'altra parte del mondo, chi ha deciso di dare un taglio ai rapporti con quel che resta della famiglia. Allora mi tornano alla mente le parole di Beth e ringrazio per i bei ricordi che ho, per le persone che mi sono rimaste accanto e per quelle che sono arrivate dopo. Del resto la vera famiglia non è solo quella biologica: ci sono persone che per me sono come fratelli e sorelle, pur non sussistendo alcun legame di sangue ad unirci. 

Ma torniamo alle nostre quattro piccole donne. Di loro si è parlato tanto, si son scritti saggi, dalla loro storia son stati tratti prequel e sequel, film, telefilm e cartoni animati. Durante questo Natale però voglio parlare della versione radiofonica del primo romanzo: Radio Due, nel 1956, presentò ai propri ascoltatori il radio-sceneggiato in 5 puntate interpretato da Emma Danieli (Meg), Maresa Gallo (Beth), Lea Padovani (Jo) e Vera Silenti (Amy) nei panni delle sorelle March. 
A distanza di più di 60 anni rimane un piccolo gioiello (questo sempre a mio modesto parere) che nulla ha da invidiare alle reinterpretazioni per il grande e piccolo schermo. Ascoltare le voci dei personaggi è come tuffarsi tra le pagine del libro e vivere al suo interno. Ecco, la magia del radioteatro non potrebbe avere altra definizione che questa!

Un piccolo appunto sulle interpreti principali.
Lea Padovani E' Jo March. Sono quasi certa che nella vita le somigliasse molto per la spontaneità con cui la interpreta.
Emma Danieli riesce a dare a Meg quel pizzico di simpatia (ma non troppo) che, a mio avviso, manca alla sua controparte romanzesca. Insomma, la rende un pochino più umana, anche se non riesce a farmela piacere del tutto, lì ci vorrebbe un miracolo.
Vera Silenti ha regalato ad Amy un carattere più adulto rispetto a quello che traspare nel primo romanzo Piccole Donne, senza snaturarlo.
Maresa Gallo, infine, assieme alla Padovani, è il personaggio più fedele e meglio riuscito tra le quattro sorelle.

Credo che approfitterò di queste serate per riascoltarmelo, giusto per iniziare ad immergermi nel mood... 

E voi? Avete letto la saga di Piccole Donne? E chi è la vostra sorella March preferita?
La mia, inutile dirlo, ma è la meravigliosa Jo. Il maschiaccio, la divoratrice di libri, quella che vuol fare sempre tutto con le proprie forze e che, per rendere felice una persona cara, è disposta anche a tagliarsi un metro di capelli, ché tanto poi ricrescono. Lei però, a quanto pare, scriveva divinamente; io sono una frana ma ormai ho imparato a non farmene un cruccio. 

6 commenti:

  1. Inizio dalla fine Miryam. Tu scrivi egregiamente.
    In quanto a Piccole Donne impossibile non amarle, sono state le donne esempio della mia vita giovanile.
    Amo Giò ma anche tutte le altre. Questo perché ognuna ha qualche caratteristica che mi appartiene.
    Però non ho mai ascoltato la versione radiofonica, non lo sapevo ed ora proverò a cercarlo. Quindi ti ringrazio tanto.
    Abbraccio e buona serata, ciao.

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    1. Ciao Pia! In effetti ho appena notato che il link al radiodramma che avevo inserito all'interno del mio post non è più funzionante. Ti lascio quello corretto:
      https://www.raiplaysound.it/playlist/piccoledonne
      Se hai amato la storia delle sorelle March non potrai non innamorarti della versione radiofonica! Un abbraccio e buona serata anche a te!

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  2. Hai ragione, è un vero classico. La mia preferita?
    Beth.

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    1. Beth mi ha sempre fatto una gran tenerezza, anche se credo sia proprio ai miei antipodi in quanto a carattere! :D

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  3. A me, appassionata di Piccole Donne, piace moltissimo la versione degli anni '80, mentre invece non mi è piaciuta gran che l'ultimo film al cinema. Piccole Donne è una di quelle storie che non amo vedere distorta da motivazioni femministe (e dire che sono femminista) o politiche o anche creative di qualsiasi genere. Non ho mai sentito quella di cui parli, deve essere stata molto ben interpretata. Avevo il libro, mi fu regalato a 8 anni, ma quando andai via dalla mia casa natale non riuscì a trovarlo. Poi l'ho ricomprato della Mondadori, ma mi dispiacque molto di aver perso il mio, quello che mi aveva accompagnato fin da piccola

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  4. Piccole Donne e i libri successivi sono tra quelli che mi sono trovata a rileggere più volte - e continuerò a farlo nonostante gli interi scaffali di volumi che ancora mi aspettano.
    Nemmeno io amo particolarmente le distorsioni di lettura che ne sono state fatte, soprattutto perchè la Alcott aveva ben altro per la testa quando ha iniziato a scrivere la storia delle sorelle March (in parte autobiografica).
    La versione radiofonica la puoi trovare a questo link: https://www.raiplaysound.it/playlist/piccoledonne
    Te la consiglio vivamente, a mio avviso è un'interpretazione magistrale.
    Qualcosa di simile mi è successa con la mia copia de "La storia infinita" di Ende, con la differenza che il libro mi è stato perso (ma credo che lo abbia buttato o se lo sia tenuto) una persona sulla quale non mi esprimerò in questa sede in quanto a cattiveria e maleducazione.

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