domenica 26 dicembre 2021

Regali inaspettati


Chiedo scusa agli amici che hanno iniziato a seguirmi con costanza su queste pagine (siete davvero un bel numeretto, non me lo aspettavo proprio... Grazie!) ma negli ultimi tempi non ho avuto moltissimo tempo per collegarmi e scrivere. Come avevo detto in qualche post precedente, ho lavorato ad una traduzione amatoriale e alla scrittura di un racconto per un forum e, siccome cerco sempre di utilizzare un lessico ed una grammatica quantomeno decenti, il tempo dedicato alla revisione è stato più lungo del previsto. 

Ieri ero al lavoro ma sono comunque riuscita a organizzare il pranzo di Natale qui a casa con moroso, cane e mamma e papà. Da buoni ferraresi non ci siamo fatti mancare i tradizionalissimi cappelletti in brodo (e un paio se li è sbafati anche Zeus... Mica scemo!), croce e delizia di ogni emiliano. Delizia per ovvi motivi, croce perchè saperli chiudere bene è un'arte che non tutti riescono a padroneggiare con maestria. Io, ad esempio, sono una schiappa colossale... Per fortuna che c'è mamma! 

Il prossimo anno però prometto che ci proveremo anche noi, specialmente perchè finalmente abbiamo il posto per metterci a pasticciare: martedì infatti è arrivato il tavolo nuovo (santissima Ikea!) e chi mi segue su Instagram avrà visto le favolose foto della fase di montaggio nelle stories.

Ho ricevuto dei bellissimi regali - e, per quanto riguarda i libri, credo proprio che ne parlerò anche in queste pagine man mano che li leggerò - ma quest'anno mi voglio soffermare su due cose che sono successe e che per me valgono quanto un pacco dono in piena regola. 

Il primo è qualcosa che mi è stato detto da un gruppo di operai che lavorano nella fabbrica in cui sto facendo portierato. "E' un piacere passare quando ci sei tu, sei sempre sorridente!" Ecco, sono quelle cose che mi mettono davvero in pace con il mondo. So quanto è duro il loro lavoro là dentro e il minimo che io possa fare sia sfoderare un sorriso sincero ogni volta che li vedo, anche se da sotto la mascherina. Uno di questi ragazzi, poi, era sempre molto sulle sue quando passava inizialmente a prendere i dispositivi di lavoro in portineria. Un giorno ha iniziato a sorridermi anche lui e a scambiare qualche battuta. Non so voi, ma io sono tanto, tanto felice quando riesco a regalare un sorriso a qualcuno. O quando riesco a trasmettergli un emozione con la mia musica, una lettera, un disegnino scemo. Non mi sono mai aspettata nulla in cambio da nessuno perchè per me è tutto così spontaneo che non riesco a vederla altrimenti. 

Il secondo regalo è stata la telefonata di auguri che mi è stata fatta da Anna. Lei è la mia nonnina adottiva: ci siamo conosciute quest'estate nell'albergo in cui lavoravo in quanto è stata nostra ospite per un mesetto. Due giorni prima di partire mi si è presentata in sala colazioni mogia mogia e mi ha detto: "Sono contenta di tornare a casa ma se c'è una cosa che mi mancherà sarà vederti ogni mattina." Mi ha fatto una gran tenerezza questa donnina di 93 anni che ancora sembra una giovincella piena di vita. Le ho promesso che sarei andata a trovarla (lei abita ad un paio d'ore da qui) alla prima occasione utile e che saremmo rimaste in contatto. Il giorno della partenza mi ha lasciato il suo indirizzo ed il suo numero di telefono e a fine settembre sono andata a trovarla. E siamo rimaste in contatto eccome. Sentirla mi ha scaldato il cuore, è come se la mia cara nonna materna fosse tornata da me e mi avesse avvolta nel suo abbraccio forte ma fragile allo stesso tempo. 

Spero che abbiate trascorso - e continuiate a trascorrere - queste giornate in armonia e circondati dall'amore, quel sentimento che ha tanti volti, che a volte ci fa penare, ma che non ci abbandona mai e si nasconde in ogni angolo e se ne sta lì, in attesa di essere scovato, accettato e nutrito. Può essere per una persona, per un animale domestico, per una nostra passione, per il nostro lavoro, e per chi crede può essere ovviamente anche la fede. 

Vi lascio con questo augurio per il nuovo anno, nel caso in cui non ci sentissimo prima: non ponete limiti alla potenza dell'amore, fa miracoli.

P.s. Per quanto riguarda i propositi per il 2022 ci aggiorniamo il primo gennaio che la mia lista è bella lunga.

11 commenti:

  1. ... anche noi per S Stefano abbiamo "fatto" i cappelletti in brodo ... tirata la pasta, fatto il ripieno e chiusi "col dito" come diceva la nonna ...

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  2. Mi pare che l'anno stia finendo molto bene e si prospetti un inizio del 2022 ancora migliore!

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    1. Lo speriamo! Io al momento me la sto vivendo un po' con l'ansia per il discorso Covid. Teniamo le dita incrociate!

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  3. Ritatdo si o no, mi unisco all'augurio di buon inizio anno 2022

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  4. I sorrisi sono i regali più belli, da ricevere e da fare, e illuminano il mondo.. magari a dispensarne sempre! Buon 2022!! E bellissima Ferrara, coi suoi acciottolati.. come farete a veleggiare in bici..non lo so.. ;)

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    1. Dai, tutto sommato non è così difficile andare in bici sui ciottoli, basta prenderci la mano... O meglio, la ruota :D
      Un carissimo augurio anche a te Franco!

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  5. Sapere che c'è gente che ti apprezza per l'energia positiva che emani... beh, hai ragione, è un regalo bellissimo.
    I cappelletti... dai, il prossimo anno li chiudi tu :)
    Ottimo il natale in famiglia, alla fine cosa conta davvero?

    Moz-

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    1. Sicuramente la cosa che più conta è avere al nostro fianco le persone che amiamo. E, in un modo o nell'altro, si rimedia sempre ^_^
      Comunque i cappelletti saranno una delle sfide del prossimo anno... Magari a Pasqua!

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