venerdì 3 dicembre 2021

Genitori e tecnologia

Ammetto di essere un po' invidiosa dei genitori dei miei coetanei, abili smanettoni tecnologici nelle cui mani qualsiasi dispositivo fisso o mobile compie le più grandi prodezze.

Mio padre si è categoricamente rifiutato di imparare ad utilizzare il computer, sebbene la promessa di poter vedere qualche film western in streaming lo avesse inizialmente allettato. Non si è nemmeno mai piegato alla praticità degli smartphone. Fedele fino al midollo ai vecchi telefoni a tastiera, più i numeri son scritti in grande e meglio è. Per la cronaca: non sa nemmeno come leggere o scrivere SMS. Dopo che io e mia madre abbiamo cercato di insegnarglielo in più modi ci abbiamo rinunciato. Ora che ha la smart TV non ha nemmeno voluto imparare a cercare film e documentari su Youtube usando il telecomando. Mamma crea le playlist e gliele fa partire in automatico. C'est plus facile.

Anche mamma è stata inizialmente un osso duro ma col tempo si è messa un po' in pari. Spesso, in compenso, commette casini di portata internazionale tra cui annoveriamo:

- un cellulare morto affogato nel latte di bufala

- l'installazione di un sito porno che si apriva automaticamente ad ogni riavvio del computer

- un'intera lista di contatti telefonici fagocitata da un buco nero perchè altrimenti non si spiega

- chiamate involontarie partite verso numerazioni presenti nella rubrica del cellulare che le avevo prestato... E non parliamo di chiamate verso numeri di amici a cui magari potevo mandare un messaggio spiegando la situazione, eh no. A chi poteva partire se non a una persona che mi sta sulle balle e il cui numero era rimasto in memoria per oscuri motivi?

Non parliamo poi delle innumerevoli volte in cui... "Qui dice che ho vinto un computer!", "Sono il millemillesimo visitatore, clicco qui?", "E' sparito GUGOL" (e quando ho letto per la prima volta questo fumetto di Zerocalcare  mi sono chiesta se non fossimo figli della stessa madre).

Ora, il vero dramma accade quando si presenta la Mortal Combo. E questa è davvero accaduta lo scorso inverno (ho tanto di screenshot a testimonianza dell'evento, in caso vi risultasse poco credibile). Sei lontana da casa e non puoi raggiungere i tuoi genitori causa quarantena, alla mamma muore il telefono dopo anni di onorata carriera, Amazon le consegna il tablet che le hai anticipatamente fatto recapitare come regalo di Natale (santi saldi del Black Friday) e il giorno dopo arriverà anche il cellulare nuovo. Montepremi totale: più di 200 euro. 

Una notifica su Facebook in pausa pranzo. E' lei.

M: arrivato  tablet  è  possibile  che  abbia  preso la  rete  da  solo?
è  il nostro  numero di rete  però dice  criptato  cosa  vuol dire?

I: si certo se ci clicchi sopra ti chiede di mettere la password

M: invece  hifi  dovrebbe  essere  la  nostra  perchè è aperta

I: no. non è la nostra, non usarla
se clicchi sopra alla nostra dovrebbe chiederti di inserire la password

M: e  se  la  sbaglio  cosa  succede?

I: se sbagli la password ti dice solo che è sbagliata

M: adesso  lo  lascio caricare  prima

I: si si mettilo in carica

M: ma  dici  che  devo fare  un nuovo  zapp?

I: ma no il numero è sempre quello
al massimo lo devi reinstallare
poi facciamo videochiamata e ti spiego

M: ha  detto  Paolo che  dipende  se  è  su  google

I: si si è su gugol
stasera ci videochiamiamo e ci guardiamo insieme

M: ok
qua  perchè  skipe  non va  più

I: boh

M: no  non mi  ricordo la  password  e  non mi  fa  più entrare 

I: la pass si cambia

M: c' è  la  mail  ma  la  password  dice  che  è  sbagliata

I: se clicchi su recupera password/ho smarrito la password
dovrebbe mandarti un link sulla mail
per fare il reset

M: trovato  password  vecchia  è  giusta quella  adesso  va

Con questi presupposti vi lascio immaginare la videochiamata di quella sera. La prima mezzora è trascorsa bestemmiando causa inserimento password per primo utilizzo del tablet. Nell'ora precedente, partendo da Abelarda e concludendo con Zosimo, ho tirato giù la totalità dei santi del calendario. Per la precisione quello di Frate Indovino, ché li contiene tutti. Circa 20 minuti sono stati impiegati nella speranza di comprendere come accedere a Gugol e come uscire da strane schermate che si aprivano di continuo. "Ma non c'è il manuale di utilizzo?" domando ad un certo punto. Nessuna risposta.
Scarico il manuale di utilizzo dal sito ufficiale. 
"Dunque... Per uscire da quella schermata devi scorrere con il dito verso..."
"...L'ho spento perchè non riuscivo a uscire".

Niente, non ne abbiamo cavato un ragno dal buco.
Saluti vari, mugugni e buonanotte al secchio.

Poi, alle ore 00.19...
Messaggio di Maddreh: Ci sono riuscita, ti sto scrivendo dal tablet. Non avevo scaricato Chrome.



7 commenti:

  1. Troppo simpatica!proprio un bel pezzo!

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    1. Grazie mille Sara! Pensa che io ci devo combattere quasi quotidianamente con queste perle di saggezza informatica di mia mamma xD Magari prossimamente ne scriverò altre!

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  2. Ahahahah... troooppo simpatico il tutto. Mi piace molto l'aggiunta del fumetto zerocalcare.
    Bravissima davvero. Più o meno quel che accade a me con i miei. Mio padre è molto bravo però. 😉
    Grazie davvero e buona giornata Miryam!

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    1. Io e Zerocalcare abbiamo un sacco di cose in comune, questa è solo la punta dell'iceberg xD Se non lo hai visto ti consiglio di vedere la sua serie di animazione "Strappare lungo i bordi" che mi è piaciuta davvero tantissimo e in cui mi ci sono ritrovata praticamente in tutto.
      Un abbraccio e buona serata Pia!

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  3. ... oddio, in alcuni passaggi mi ci son rivisto ...
    ... ma dalla parte dello Zerotecnologico ...

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    1. Spero che tu non abbia cliccato sulle finestrelle che millantano la vincita di un computer della NASA per il 10millesimo visitatore xD

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    2. ... ecco rovinato il regalo che attendevo per Natale ...

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