martedì 8 febbraio 2022

Il bucato delle fate - Maurine Cahill

Ieri pomeriggio ho iniziato a sentire un leggero odore di primavera nell'aria. Anche se manca ancora un mesetto e mezzo all'arrivo di una delle mie stagioni preferite (l'altra, ormai lo avrete capito, è l'autunno) ho pensato di omaggiarla regalandovi questa poesia assolutamente inedita. 

E' stata scritta da Maurine Cahill, 13 anni, giovane lettrice del "The Australian Women Weekly", e pubblicata sulle pagine della rivista il 2 settembre 1933. 

The fairies did their washing

In the rose-cups late last night,

I saw them from my window,

When the moon was shining bright.


They had gowns of finest spider's web

And shoes of roseleaves green,

It was the prettiest moonlight sight

That I have ever seen.


Then in the morning when I woke,

Before the sun was high,

I saw their fairy washing

Spread on bush and grass to dry.

Le fate facevano il bucato

la scorsa notte dentro le coppe delle rose,

le ho viste dalla mia finestra,

mentre la luna splendeva in cielo.


Avevano abiti fatti della più fine tela di ragno

e scarpe fatte con le verdi foglie delle rose,

è stata la visione più deliziosa che io abbia mai avuto

al chiaro di luna.


Poi al mattino quando mi sono svegliata

prima che il sole fosse alto nel cielo,

ho visto il loro bucato fatato

steso ad asciugare su erba e cespugli.