E' stata scritta da Maurine Cahill, 13 anni, giovane lettrice del "The Australian Women Weekly", e pubblicata sulle pagine della rivista il 2 settembre 1933.
The fairies did their washing
In the rose-cups late last night,
I saw them from my window,
When the moon was shining bright.
They had gowns of finest spider's web
And shoes of roseleaves green,
It was the prettiest moonlight sight
That I have ever seen.
Then in the morning when I woke,
Before the sun was high,
I saw their fairy washing
Spread on bush and grass to dry.
la scorsa notte dentro le coppe delle rose,
le ho viste dalla mia finestra,
mentre la luna splendeva in cielo.
Avevano abiti fatti della più fine tela di ragno
e scarpe fatte con le verdi foglie delle rose,
è stata la visione più deliziosa che io abbia mai avuto
al chiaro di luna.
Poi al mattino quando mi sono svegliata
prima che il sole fosse alto nel cielo,
ho visto il loro bucato fatato
steso ad asciugare su erba e cespugli.
Ma che bella questa poesia scritta da una tredicenne! 😊
RispondiEliminaGrazie Miryam, buona giornata.
Anch'io ho visto le prime viole nel mio giardino, la primavera si avvicina!! Ma che bella questa poesia, che sa di primavera. Brava la ragazzina che l'ha scritta!! Saluti.
RispondiEliminaBelli i versi, così lontani nel tempo ma che spiegano come si sognasse sempre; i ragazzini hanno una fantasia innata (oppure chissà, le fatine le aveva viste davvero!)
RispondiEliminaLa primavera da qualche anno (ri)piace anche a me, perché torna il caldo gradualmente... in realtà mi aspetto ancora l'inverno e la neve, fino a marzo tutto è possibile, ma poi... VOGLIO IL SOLE ^^
Moz-
Sì, è vero Myriam, l'aria inizia ad essere più primaverile, e la primavera mi piace anche se temo quello che viene dopo: i 45° di una estate rovente e stressante con aria umida, cappa afosa, zanzare, cieli afosi e boschi che bruciano. Se potessi d'estate andrei in Norvegia! Per questo spero che l'inverno duri ancora un bel pò.
RispondiEliminaLa poesia è dolcissima, sembra di vederle quelle fate!!
Un abbraccio cara
Ciao Miryam, innanzitutto voglio scusarmi con te ma solo in questo momento ho visto il tuo commento ad un mio post di ottobre (era andato in spam) e non ti ho potuto accogliere degnamente nel mio blog!
RispondiEliminaBella questa poesia delicata, io penso che la primavera stia facendo bizze ed ancora non se ne parla di abbandonare gelate mattutine, tramontana e addirittura qualche fiocco di neve.
Ti saluto, presto
Susanna
Ciao Miryam. Che bella questa poesia. Grazie!
RispondiEliminaSono passata per un saluto. Spero che vada tutto bene. Ti abbraccio forte.