venerdì 3 marzo 2023

Streghe che fanno cose: Jolanda

"Io sono una donna che scrive! e che legge anche! e, quel che è peggio, che medita su quello che ha letto." (Jolanda, "Per un sasso in colombaia")

Non è un mistero, ormai, che una delle mie grandi passioni sia proprio quella della cosiddetta letteratura dimenticata. Sono sempre stata fortemente attratta da tutta quella serie di romanzi per ragazzi e per signorine (così infatti venivano catalogati all'epoca) che tanto ebbero successo nella prima parte del Novecento. 

Pur conoscendo parecchie persone innamorate della letteratura, trovare qualcuno con questa stessa predilizione non m'era proprio mai riuscito e, per un bel po', ho pensato d'essere io quella strana. 

Perchè, si sa, noi streghe siamo sempre state definite quelle strane, fuori di testa, a volte anche pericolose. Ecco, nel mio caso datemi pure della fuori di testa che tanto non mi dispiace!

Tornando al discorso iniziale: ho iniziato a sentirmi meno sola quando, anni fa, ho scoperto questo sito meraviglioso:

Letteratura Dimenticata

E se per caso anche a voi non dovesse dispiacer l'argomento, vi assicuro che vale la pena perdersi tra le loro pagine virtuali. Scoprirete, tra alcuni nomi noti, anche quelli di autori che spesso vengon relegati nei cesti delle bancarelle dell'usato per pochi centesimi ma che, in realtà, hanno dato voce a storie indimenticabili. 

Tra quei nomi, uno in particolare ha attirato la mia attenzione: quello di Jolanda. Ed è di lei che voglio parlare all'interno della prima parte di questa nuova rubrica dal titolo "Streghe che fanno cose". Possiamo definire questa donna una strega? Assolutamente sì. Ed ora vi svelo anche il motivo. 

Nata a Cento (a pochi passi da casa mia!) nel 1864, Maria Majocchi era una figlia d'arte: padre musicista e madre letterata, una zia anch'essa scrittrice, una sorella poetessa ed un'altra musicista... Non poteva certo che nascere in lei, sin nell'immediato, un'immensa passione per tutto ciò che di bello la cirondava!

A 15 anni inviò alla redazione di Cordelia (una rivista per giovanette dalla quale ho tratto anche qualcosina nei miei post precedenti) una poesia utilizzando lo pseudonimo Margheritina di Cento. Ebbe talmente successo che qualche tempo dopo iniziò a collaborare strettamente alla rivista, curandone l'angolo della posta. Ne divenne addirittura direttrice, dal 1911 al 1917, anno in cui si spense a causa di una malattia incurabile.

Jolanda collaborò anche con altri periodici dell'epoca, scrisse diversi romanzi ma, soprattutto, nel 1907, si occupò della realizzazione di quello che a torto molti definiscono un galateo per signore: Eva Regina. 

A Jolanda stessa proprio non piaceva che questa sua opera venisse chiamata "galateo". Come infatti si legge nella prefazione, "Eva Regina non è un galateo, non è un libro di morale o di educazione, non è un manuale d'igiene ed economia domestica, nè una guida d'eleganza o un trattatello di psicologia: ma è forse un po' di tutto questo, giacchè appartengono a tali materie gli elementi che concorsero a formarlo e che, coordinati, alternati e armoniosamente fusi insieme, dovrebbero aver creato, nella mia intenzione e nel mio desiderio, una specie di modesta guida, pratica ed ideale ad un tempo, della vita femminile, quale le esigenze dei tempi nostri la richiedono nella sua molteplice missione famigliare e civile[...]".

E nonostante il libro sia stato scritto in tempi in cui il patriarcato la facesse ancora da padrone, ecco che tra le pagine di Eva Regina spuntano piccole frecciatine, come ad esempio quelle nei confronti dei matrimoni combinati con uomini di età di gran lunga maggiore a quella delle giovani spose... Ma si parla anche di pari opportinità! "Che alle donne sia concesso l'esercizio dell'avvocatura, mi par dunque cosa giusta, civile, degna di tempi evoluti" , o ancora: "All'esercizio, invece, della medicina per parte delle donne, non si oppongono ostacoli legali, tuttavia le medichesse non sono molte, e fino a questi ultimi anni l'opera loro non venne ricercata nè dalle famiglie nè dagli istituti, neppure per quanto riguarda la cura delle malattie della donna e dell'infanzia. Eppure mi sembra che in questi due rami, l'azione femminile potrebbe riuscire molto benefica[...]"

Del resto nel Libro dei miraggi Jolanda diede voce a protagoniste dalle grandi aspirazioni, alla ricerca di un'agognata libertà d'essere sè stesse: nella novella Forte come l'amore, giusto per rimanere in tema con la citazione precedente, la protagonista è nientemeno che una studentessa di medicina. E siamo nel 1894!

Importante da ricordare è anche il romanzo Le ultime vestali, all'interno del quale vengono messi in contrapposizione due diversi tipi di educazione femminile: quello "classico", patriarcale e restrittivo, e quello moderno, più auspicabile ma ancora mal visto dalla maggior parte delle persone. 

Insomma, se trovate uno dei suoi libri in una bancarella, fatte una buona azione e portatevelo a casa: forse troverete molto di più al suo interno che non un semplice romanzo rosa per ragazzine sognanti del secolo scorso. 

A parte Eva Regina: quello è introvabile. Ma io ce l'ho fatta, dopo anni di ricerche e biblioteche restie al prestito. Arrivato ieri fresco fresco: settima ristampa, 100 anni di libro. Quando ho aperto il pacco mi sono commossa. Ed ho anche trovato altro materiale molto prezioso, che vi farò vedere nei prossimi post. Testimonianze troppo importanti per essere date in pasto ai social... Ma che sarò ben lieta di pubblicare su queste mie paginette virtuali dove sono certa saranno apprezzate dalle persone giuste.

18 commenti:

  1. Io sono pieno di folletti (che fanno cose), c'è qualche compatibilità con le streghe di casa tua?
    a proposito di stregonrie non riesco ad inserirti sul mio blogroll.. che Bologspot sia stregato? ;)

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    1. Eh tra streghe e folletti ci si intende bene, mi sa proprio che ci sia una bella compatibilità davvero :D
      Guarda, non mi parlare del blogroll, sono mesi che provo ad inserirlo ma non mi funziona e non so se sia causa del template che sto usando.... Non credo, però, perchè ne ho provato ad utilizzare anche uno molto basico. Per ovviare al problema uso un'applicazione per Chrome che si chiama Fraidyc.at, però su cellulare ad esempio non funziona... Devo per forza usare il computer di casa!

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  2. Streghe e Folletti, mi sa che sono tutte due personaggi abbastanza capricciosi ha ha ha Anche io a volte leggo vecchi libri (di solito per ragazzi quelli della "biblioteca dei ragazzi" oppure anche altri da adulti che ora non sono più facili da trovare. Buon mese di Marzo ed a presto

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    1. Da buona stregaccia sì, ti confermo che noialtre siamo molto capricciose, ahahahah! Io ho un po' di collezioni che ogni tanto cerco di nutrire quando vado ai vari mercatini o quando trovo delle super offerte su Ebay. Ieri ad esempio ho lasciato uno stipendio al mercatino dell'antiquariato di Medicina però ne è valsa la pena XD Pian pianino pubblicherò qualcosa anche sul blog perchè ne vale davvero la pena! Felice Marzo marzolino anche a te!

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  3. Una scoperta anche il tuo blog che trovo molto bello e interessante. Ti seguirò volentieri. Un saluto e un sorriso.

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    1. Ti ringrazio di vero cuore Vivì, sono felicissima che anche tu sia passata a trovarmi! A presto!

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  4. Davvero una bella scoperta il tuo blog! Molto interessante il tuo articolo nonché il libro e l'autrice che ci hai presentati. Non la conoscevo e devo assolutamente recuperare anche se non sarà facile. Mi piace molto il tuo spazio. Complimenti.

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    1. Grazie mille Caterina, sia per essere passata a trovarmi sia per i complimenti. Spero che riuscirai anche tu a trovare qualcosa di Jolanda perchè è un'autrice con una doppia chiave di lettura e vale ben la pena conoscere qualcuna delle sue opere! Se, nel frattempo, vuoi farti un'idea del suo stile, sul sito di LiberLiber trovi qualche suo romanzo in formato ebook gratuito! Magari poi fammi sapere che ne pensi ;) A presto!

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  5. ... da noi la strega per eccellenza è la Barbantana, mentre tra i folletti ci sono i Baffardelli di cui ho fatto un post...

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    1. Me lo andrò a cercare allora, sono curiosissima di leggerlo! La Brabantana è anche tipica del Veneto, infatti mia nonna e mia zia le sentivo spesso dire "pare la Vecia Barbantana"! Ho scritto un articolo sull'altro mio blog, diverso tempo fa... E' un personaggio che, pensa un po', è identico sia nel folklore veneto che in quello rumeno!

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  6. Post interessante ed esaustivo. Sono andato a rileggermi vecchi post come “Le streghe di Salem”e “Triora e i processi dell’Inquisizione” che non ricordavo di aver scritto. :-)
    Un saluto ed un abbraccio
    enrico

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    1. Allora bisogna proprio che me li vada a leggere anche io. Anzi, vado subito, perchè sono estremamente curiosa! :D

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  7. Erano tempi in cui le donne cercavano di acquisire un ruolo nella vita civile.Mi hai ricordato la vicenda di Lidia Poeti che solo nel 1919, riuscì, dopo tante battaglie, ad iscriversi all'ordine degli avvocati.

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    1. Penso che sarà proprio una delle prossime "streghe" di cui parlerò... Mi hai incuiriosita. Grazie per lo spunto interessante!

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  8. Ah ricordo ancora con immenso piacere le letture per ragazzi: Piccole donne, Piccole donne crescono, Incompreso, La piccola fadette, Il lampionaio, Senza famiglia...Storie che non ho mai dimenticato! E, essendo piemontese come Valeria, anche da me si raccontano storie delle Masche, la cui più famosa fu la Masca Micilina, vissuta a Pocapaglia, un paesino a pochi chilometri dalla mia città. https://www.consorziodelroero.it/blog/curiosita/le-leggende-del-piemonte-la-storia-della-masca-micilina/
    Buon weekend e tante belle storie!

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  9. Brava! Una passione raffinata che continuando a coltivare ti darà tante soddisfazioni!

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  10. Ho letto anche i commenti.
    Vedi quante cose si imparano leggendo di un libro pressoché sconosciuto?
    Grazie a tutti voi e buona serata.

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  11. Grazie mille Valeria, non conoscevo questo libro, me lo sono messo in wishlist e appena possibile lo acquisterò sicuramente! Ho letto alcuni dei tuoi post in proposito, sul tuo blog! E... sì, sempre utilissime queste segnalazioni. Un abbraccio grande!

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