Negli ultimi giorni ho tirato un sacco di accidenti nei confronti di un file Excel che mi ha fatto tribolare come non mai, motivo per cui non mi sono fatta viva. In realtà il file mi sta facendo ancora vedere i sorci verdi ma spero ardentemente di riuscire a trovare una via di uscita. Anzi, lancio un appello: se qualcuno ha esperienza con i fogli di calcolo elettronici mi faccia un fischio perchè io e i numeri non siamo mai andati d'accordo. E meno male che sono un tecnico informatico!
Mi ero ripromessa di scrivere qualcosa di importante, in questi giorni, un post che parlasse di amicizia e di cose belle. Di come alcune persone riescano a toccare le corde del nostro cuore in modo del tutto inaspettato.
Ed è da un po' che vorrei scrivere di Anna, una persona speciale che ha saputo conquistarmi in pochissimi giorni e che è diventata un'amica cara e preziosa.
Nell'estate del 2021 ho lavorato in albergo, occupandomi della preparazione e somministrazione delle colazioni e della gestione della reception.
Una mattina arriva in sala questa signora: i 70 li ha passati già da un po' di tempo, è sicuramente più vicina agli 80, ma è bella arzilla, allegra, si nota subito che le piace chiacchierare senza essere invadente. Mi chiede due croissant e un succo di frutta, poi si siede sola soletta ad un tavolino di fianco ad uno dei miei due banconi. Fa colazione con tutta tranquillità, ogni tanto la vedo che messaggia con qualcuno al cellulare.
Quando termina di mangiare, si alza, mi saluta con un bel sorriso e se ne va.
Il mattino dopo, non essendoci molto movimento, facciamo qualche chiacchiera. Dall'accento ho compreso che è toscana e credo di riconoscere anche la zona di appartenenza: non avendole fatto io il check-in, mi butto. "Lei per caso è di Pistoia? Ha un accento molto familiare!"
Lei mi sorride come se le avessi detto "Ho un croissant alla marmellata grande così" e mi dice: "Vivo a pochi km da XXX, è della zona anche lei?"
"No", le rispondo, "ma il mio migliore amico abita proprio a XXX, sono praticamente di casa!"
Ed è nato tutto così, in maniera molto semplice e spontanea.
Ogni mattina le tenevo da parte il suo croissant preferito e, avendo visto quale fosse il suo tavolino preferito, le facevo già trovare pronto il succo di arancia e qualche golosità.
E quando possibile ci fermavamo a parlare, raccontandoci un po' di noi, delle nostre vite, di quanto fosse cambiato il luogo di villeggiatura in cui ci trovavamo (e dove anche io da piccola trascorrevo le vacanze con i miei genitori).
Anna è rimasta in albergo per qualche settimana. Il penultimo giorno la vedo entrare in sala con un'espressione molto triste: "Sa," mi dice "sono contenta di tornare a casa, ma sono anche triste perchè poi non ci vedremo più e io mi sono affezionata tanto!"
In quel momento mi si scioglie il cuore. Non solo perchè, egoisticamente, anche lei mi sarebbe mancata molto, ma perchè proprio non me lo aspettavo.
La risposta mi è uscita di getto: "E perchè non dovremmo vederci più? Io almeno un paio di volte all'anno scendo a XXX, vediamoci, no?"
L'Anna ha cambiato subito espressione. Le ho visto brillare gli occhi, come ad una bimba.
"Davvero?"
"Ma certo che sì!" le rispondo.
"Allora domani mattina le lascio il mio numero e il mio indirizzo di casa!"
E così ha fatto.
L'ultimo giorno mi ha dato una bella mancia ed un "pizzino" con i suoi recapiti.
"Allora ci sentiamo, eh? Così torno a casa più contenta".
Certo che ci siamo sentite.
E che mi ha chiesto di smetterla di darle del lei perchè ora siamo amiche.
E, sì, certo che sono andata a trovarla, sono anche stata a casa sua con il mio Signor Marito, che le è piaciuto proprio tanto perchè "si vede che è un bravo ragazzo e siete fatti per stare insieme".
"Anna", le ho detto, "quando ci sposiamo, però, ci devi venire al nostro matrimonio!"
"Ma davvero? Io che sono così vecchia in mezzo a tutti voi giovani?"
"Ma se hai più fibra di tutti noi messi insieme!" le ho risposto. "A proposito... Ma quanti anni hai?"
"Eh, sono una ragazzina di 92 anni".
Ditemi dove fare la firma per arrivare a 92 anni così. E con un cuore grande così.