lunedì 14 agosto 2023

Alice

La donna meravigliosa di cui vi parlo oggi è made in Romagna, ha una voce da brivido ed è in tour fino a settembre ripronendo i più bei brani del Maestro Franco Battiato. Lei è Alice, all'anagrafe Carla Bissi, e con Battiato ha avuto un sodalizio musicale durato per molti anni. 

Era da un po' di tempo che accarezzavo l'idea di scrivere un post su di lei e caso vuole che tempo fa, ad un mercatino dell'usato,  abbia trovato una rivista del 1980 contenente un'intervista a lei dedicata. 

In quell'anno Alice partecipò al Festival di Sanremo con "Il vento caldo dell'estate", un brano con synth precursorsi della new wave del decennio appena nato ed impreziositi da una voce che ricorda tantissimo lo stile della no wave. 

Si parla di me, finalmente. Se ne parla tanto... Certo, vorrei che si parlasse soltanto di Alice, così com'è oggi, delle sue canzoni che hanno conquistato il pubblico. Ma fatalmente saltano fuori i "fantasmi" di Carla Bissi, di Alice Visconti... Un guazzabuglio anagrafico-artistico! Cerchiamo di mettere un po' d'ordine: sono Carla Bissi per l'anagrafe, sono stata Carla Bissi all'inizio della mia carriera, poi sono diventata Alice Visconti (un nome d'arte inventato dal mio produttore dell'epoca), e per finire sono rimasta Alice e basta. Chiaro? A cantare ho incominciato fino da quando ero bambina. Sognavo già di fare la cantautrice. Ma quando ho messo piede nel mondo dello spettacolo ho scoperto che, allora, c'era posto solo per le cantanti disposte a recitare una parte, da brave bambine...

Ecco Carla Bissi, la ragazza che nel '72 vince il Festival per voci nuove, a Castrocaro. Una minorenne acqua e sapone. Ricordo che ho cantato, in finale, "Tanta voglia di lei", una canzone dei Pooh. 

Vincendo a Castrocaro, staccavo il biglietto per Sanremo, automaticamente. Pensate, volevano lanciarmi come "la nuova Cinquetti"... Che fantasia! Al Festival ho presentato una canzone di Memo Remigi, "Il mio cuore se ne va". Anche giurie e pubblico se ne sono andati per i fatti loro. 

Altro festival: vado a Venezia, canto "La festa mia" di Califano e vinco la Gondola d'Argento. Ma nonostante tutto il "personaggio" Carla Bissi non decolla. E io non ne faccio certo una malattia... già, perchè ho altro per la testa, io. Voglio farle con le mie mani, le canzoni. Così, addio na Carla Bissi. Cambio produttore, collaboratori e, già che ci sono, anche nome...

Nasce Alice Visconti. Finalmente posso cantare le mie canzoni. Un singolo, "Voglio vivere" e un album, "La mia poca grande età", vanno così così. Ma mi rendo conto che non ci siamo ancora. Devo maturare. 

Due anni di pausa, di "lievitazione", ed ecco finalmente Alice che prende il volo. E' storia recente, i primi mesi di quest'anno. Sarà la volta buona? Dopo Carla Bissi e la signorina Visconti, Alice sarà davvero il mio "personaggio"? Io sono pronta a giurarci!

Mick Jagger, di passaggio da Roma, mi sente cantare. I bene informati mi assicurano che ha commentato: "Niente male, la ragazza..." Così, con la "benedizione" del signor Rolling Stones lancio i miei nuovi dischi con l'impeto di una discobola. 

Il resto lo sapete, no? "Il vento caldo dell'estate" e "Capo Nord" entrano in classifica stabilmente, rispettivamente per i 45 giri e per gli ellepì. L'80 è il mio anno. Il primo, mi auguro, di una lunga serie di anni "sì"!

In un certo senso l'emancipazione femminile si può affermare anche a suon di muisca. Perchè no? Si è sempre parlato di cantautori. Ora stanno venendo alla ribalta le cantautrici. Rettore e Gianna Nannini vanno avanti a colpi di rock. E io? Bè, il mio è un genere un po' diverso, mi pare. Do molta importanza ai testi delle mie canzoni, oltre che alla musica. E alla voce, che uso per "cantare", non per strillare o ansimare... E non bado alla messinscena (luci, fumate, fuochi artificiali, corpi di ballo, majorettes e chi più ne ha più ne metta). Il fatto è che io penso che una buona canzone, eseguita da una bella voce, funzioni sempre. Voi che ne pensate?

Ecco, vi ho raccontato tutto di me, o almeno spero di essere riuscita a darvi almeno una vaga idea di chi sono, di chi si nasconde sotto il nome di Alice. Ma se avete ancora qualche dubbio, se volete saperne di più, basta che ascoltiate le mie canzoni: in esse ho messo tutta me stessa, la mia vita, i miei ricordi, le mie speranze. 

(Il Monello, dicembre 1980)

Con le sue canzoni Alice ha dato un bello schiaffone alla musica leggere italiana: laddove le voci femminili venivano associate per lo più a brani romantici e anche un po' banali (ma, del resto, figli del proprio tempo) ecco che arriva questa artista dalla voce inconfondibile, che inizia a discostarsi dal già sentito e scrive lei stessa i propri testi. 

Le sue non sono solo canzoni, sono pezzetti d'anima:

"Da bambina correndo
Suonavo ringhiere, cancelli
E foglie secche che mi facevano compagnia.
Poi le sere d'estate
Ascoltavo i consigli di una fontana
E tre pali senza bandiere
Che il vento faceva tintinnare."

(Non ero mai sola - 1995)

Altre, invece, presta la propria voce a personaggi e situazioni importanti, come nel caso della storia di Giovanna D'arco, in questo testo scritto da Mino di Martino - ma che ricalca in pieno il suo stile:

Hai compiuto da poco diciannove anni
quando ti trovi davanti ai tuoi inquisitori
che mistificando il senso delle parole
vogliono indurti in errore e condannarti per eresia.
Incatenata al suono di mille campane
nel giorno di gloria della Resurrezione
esclusa da tutto ti senti sempre più sola
nel tuo lungo calvario mentre il Cristo risorge.

(Morire d'amore - 2012)

Alice è un'artista poliedrica, capace di esprimere grandi concetti con brevi pennellate fatte di luci e di ombre. Una ragazza che è riuscita a crearsi un proprio spazio nel panorama della musica italiana, rendendosi riconoscibile tra tante e sempre disposta a mettere in gioco le proprie emozioni. Una donna che sognava di essere prodotta da David Bowie, che ha dato nuova voce alle poesie di Pasolini (questo accade nel tour Viaggio In Italia) e che ha avuto il coraggio di riarrangiare "Per Elisa" in versione prog (ma Battiato non la prese molto bene, tanto che il brano non è mai stato divulgato).

Insomma, una Signora Strega con la S maiuscola. 

7 commenti:

  1. "Per Elisa" è stata la "colonna sonora" di una stagione lontana della mia vita. Certamente la musica di Battiato ha contribuito molto, in quegli anni, a "aprire la strada" a una cantante col suo stile. Il suo sodalizio con Battiato è stato un incontro fra anime musicalmente gemelle.

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    1. Da piccola "Per Elisa" era una delle mie canzoni preferite. Non capivo ovviamente un'acca del significato celato dietro quella canzone ma trovavo la voce di Alice quasi ipnotica! Battiato con lei ci ha visto lungo... Non poteva essere altrimenti. Due geni musicali sulla stessa lunghezza d'onda.

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  2. Vero, è una artista bravissima che è un pò sparita. Meritava molto di più.

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    1. Spero che le venga resa giustizia così come merita, e lo merita da tanti anni!

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  3. Vero Alice aveva una voce distinguibilissima nel mare di cantanti del suo periodo. Poi, non si sa per quale motivo è quasi completamente sparita per anni. Meritava di più, sicuramente, sono d'accordo con te e con Rossella

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    1. Ora è in tour riproponendo i successi di Battiato ma mi piacerebbe tanto sentire qualche sua nuova creazione musicale!

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  4. Una vera strega ammaliatrice con una voce che incanta. Vero che è un po' passata in secondo piano, credo perché coerentemente e coraggiosamente ha seguito la sua via

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