Di solito mentre faccio colazione do una rapida scorsa alla home page di Instagram. Questa mattina, purtroppo, mi apparsa subito agli occhi una brutta notizia: Michela Murgia ci ha lasciati.
Premetto: non mi piace scrivere post per "piangere il morto" come ho visto fare da tante persone nel corso degli anni. Quando morì Dolores O'Riordan, uno dei miei maggiori miti musicali, pubblicai una sua canzone sulla mia bacheca di Facebook, senza scrivere nulla. Le mie lacrime le ho versate da sola, senza cercare l'appoggio di nessuno, anche perchè è un attimo ritrovarsi sommersi da commenti poco opportuni.
In questo mio diario virtuale invece so che non troverò parole inopportune, e voglio dedicare queste poche righe ad una persona che, pur inconsapevolmente, ha incrociato tante volte il mio cammino.
Io e Michela giocavamo allo stesso gioco di ruolo online: Extremelot. Questa cosa l'ho scoperta solo in seguito: lei smise di giocare penso un paio di anni prima che io vi arrivassi. Mi hanno parlato di lei come di una player in gamba, piena di inventiva, abilissima nella scrittura.
Il mio primo "incontro" con lei è stato invece nel 2010, a pochi mesi dall'uscita di "Accabadora". Solitamente rifuggo i "casi letterari", ma questa volta era diverso: un romanzo ambientato in Sardegna, ricco di leggende e tradizioni della mia amata isola... Ci ho messo un po' di tempo, poi l'ho cercato in biblioteca, l'ho divorato, me ne sono innamorata.
Immediatamente è diventata una delle mie scrittrici preferite. E quando ho scoperto il suo podcast "Morgana", me ne sono innamorata ancora di più. Lo ammetto: è stato quel podcast a far nascere in me, giorno dopo giorno, l'idea di inserire sul mio blog una serie di articoli dedicati a quelle che chiamo "Streghe che fanno cose": tutte quelle donne che, in un modo o nell'altro, hanno fatto (o stanno facendo) la storia dell'arte e della cultura. "Morgana" ovviamente ha un format diverso, e se non lo avete mai ascoltato ve lo consiglio con il cuore. Emblematica ed illuminante è stata, per me, la puntata dedicata a Cher.
Avevamo un'altra cosa in comune noi due: entrambe siamo rimaste folgorate dalla lettura del ciclo di Avalon di Marion Zimmer-Bradley. C'è una bellissima registrazione su Youtube in cui ne parla, sono 28 minuti di autenticità che scorrono come un fiume in piena. Ascoltatela, magari questa sera mentre portate fuori il cane, lavate i piatti, tornate a casa dal lavoro... Perchè in quelle parole mi ci ritrovo tanto anche io e troverei limitante il doverne fare un riassunto:
Sapevo che da molto tempo Michela stava lottando contro una brutta malattia, e il fatto che lei fosse consapevole di avere i giorni contati su questa terra mi ha fatta stare male il triplo. La sua forza nell'affrontare questa situazione è da ammirare. Io, che vivo con il costante terrore della scomparsa mia e dei miei cari, al suo posto avrei dovuto prendere dosi cavalline di ansiolitici ogni giorno - e probabilmente nemmeno sarebbero servite.
Mi mancherà andare a curiosare sui suoi social, mi mancherà trovare i suoi video, i suoi podcast, i suoi nuovi libri. Mi mancheranno le sue parole. Mi macherà tutto di lei.
Si può stare male per qualcuno che non abbiamo mai conosciuto di persona?
Sì, assolutamente sì.
Ciao Michela, sei finalmente riuscita a giungere oltre le nebbie di Avalon. Adesso sì che sei a casa.
Anch'io sono rimasta molto colpita questa notizia, questa mattina , che ho sentito dal telegiornale , che guardo sempre, mentre faccio colazione. Sapevo che era malata e che stava affrontando la malattia con molto coraggio, non mi aspettavo che la fine sarebbe arrivata così presto.Non ho mai letto niente di suo, forse ora lo leggerò. Ho cominciato a seguirla solo dopo l'annuncio del suo male. Una grande donna, mi spiace molto. Ciao
RispondiEliminaSe non hai mai letto nulla di suo ti consiglio di partire proprio da "Accabadora", sia per farti un'idea del suo tipo di scrittura sia per entrare nel cuore degli argomenti a lei tanto cari. Vedrai che sarà una piacevolissima scoperta.
EliminaNon sono iscritta ad alcun social ed ho saputo da un quotidiano che ha già arricchito di altri articoli nel corso della mattina. Ci sono dolori condivisi che sono abbraccio e qui ne ho sentito uno fortissimo.
RispondiEliminaRicordo il messaggio che le scrissi durante una diretta radiofonica e la sua risposta fatta di emoticon... non furono banali neppure quelle perchè lei era una persona inedita.
Questo post è un bel modo di ricordarla Miryam, grazie.
Lei era proprio così, hai usato un aggettivo più che corretto: una persona inedita.
EliminaForse proprio per questo motivo aveva anche tante persone sempre pronte a criticarla: quando sei fuori dal coro devi correre questo rischio. E lei lo ha fatto fino alla fine.
Un omaggio delicato e sensibilissimo.. non credevo se ne andasse così presto nonostante lo avesse annunciato ormai da tempo.. terribile vivere dignitosamente "a scadenza". Lei lo ha fatto.
RispondiEliminaAnche io non immaginavo potesse accadere così in fretta. Anzi, speravo ancora nel miracolo... Io ci spero sempre.
Elimina... io non avrei la sua forza d'animo...
RispondiEliminaNemmeno io. E non saprei minimamente da dove iniziare a cercarla!
EliminaMancherà moltissimo,una voce coraggiosa e indipendente
RispondiEliminaE' proprio così. Coraggiosa, indipendente, semplicemente sè stessa. Non è una cosa da tutti!
EliminaNon ho ancora letto nulla della Murgia ma ovviamente la conoscevo come personaggio pubblico. Quando ha dato l'annuncio di avere "pochi mesi di vita" sono rimasto colpito intanto dall'ingiustizia di una vita destinata a concludersi praticamente a cinquant'anni, un'età in cui oggigiorno ci aspettiamo di avere ancora un paio di decenni davanti. E poi dalla tranquillità e dalla serenità con cui lei ha affrontato questi "pochi mesi", come tu dici è stata davvero straordinaria la sua reazione di fronte all'ultima sfida che la vita pone a tutti noi.
RispondiEliminaTi consiglio di leggere qualcosa di suo, ci ritroverai molto di quella donna libera e priva di fronzoli quale lei era. Che poi la vita a volte sia terribilmente ingiusta, non ne parliamo... Lei l'ha vissuta fino in fondo, fino all'ultima goccia, rimanendo sempre sè stessa, ed è encomiabile... Ma è un pensiero che non mi aiuta a digerire la sua prematura scomparsa.
EliminaSeppur annunciata, questa morte scuote un po' tutti. Mi piace ricordare il suo sorriso. E penso che quando tornerò a casa dei miei, a breve, ricercherò "Accabadora" per poterlo rileggere. E' lì sullo scaffale insieme a molti altri.
RispondiEliminaAnche io vorrei rileggerlo, sebbene ci sia ancora un suo libro che attende di essere letto... Mi manca anche l'ultimo ma non so se avrò il coraggio di leggerlo. Se tanto mi da tanto, farò come con l'ultimo album di David Bowie: dopo due minuti ho dovuto staccarmi perchè la sofferenza era davvero troppa. Per inciso: è il suo unico album che non sono mai riuscita ad ascoltare. E "Tre ciotole" farà la stessa fine.
EliminaCara Miriam, mi dispiace molto per la partenza di questa donna di talento, ha lasciato un lavoro che e impossibile dimenticare. Tutto e cosi ingiusto... lei era cosi giovane...! QPE ♥
RispondiEliminaCiao Miryam, la scomparsa di questa donna eccezionale ha colpito tutti nel profondo. Grazie di questo post delicato in suo ricordo, lo trovo molto dolce e sentito. In queste situazioni le parole mancano...che riposi in pace... un abbraccio ed alla prossima, carissima...buon Ferragosto ❤️
RispondiEliminaMi dispiace molto per Michela Murgia, per una fine così sofferta e alla sua età. Le sue idee non sempre le condividevo, ma era una donna coraggiosa. Quella cosa sulla Bradley e Morgana la conosco bene, essendo ovviamente come sai una cultrice della Bradley: un pezzo del monologo di Michela lo avevo riportato su un articolo su Morgana in un mio vecchio blog che avevo prima del Covid. Era capace di ironia intelligente, e la sua proprietà di parola, priva di intercalare e tentennamenti, facevano capire che in lei c'era una scrittrice innata, intelligente e che aveva il suo metro di misura della realtà ben chiaro in mente.
RispondiEliminaBuon Ferragosto
Solo una nota: ho riascoltato il video che hai messo, e il ciclo di Shannara non é della Bradley ma di Terry Brooks. Lei ha fatto semmai il ciclo di Darkover, forse la Murgia voleva dire questo. Bellissimo riascoltare quel video, grazie!
EliminaSono rimasta molto colpita dalla sua morte, anche se da tempo lottava contro la sua grave malattia, mi sembrava immortale....
RispondiEliminaUna perdita davvero importante. La piangiamo in molti perché a molti ha dato tanto
RispondiEliminanon ho mai letto nessun suo scritto.
RispondiEliminala conosco davvero poco.
però capisco che ci si possa affezionare.
ciao
Anche io ho letto il libro Accabbadora e l'ho trovato meraviglioso.
RispondiEliminaMi è dispiaciuto molto leggere che ci ha lasciato così presto