giovedì 21 settembre 2023

IMAGinACTION 20-09-2023

Ma dopo aver cantato con Diodato al Rockin1000 a Cesena potevo forse perdermi l'occasione di andarmelo a vedere a due passi da casa mia? Appena saputo che sarebbe stato uno degli ospiti ad esibirsi sul palco del Teatro Comunale di Ferrara in questa edizione di IMAGinACTION mi sono fiondata subito ad acquistare i biglietti. 

In questi giorni avrei tante, tantissime cose da dire, ma sto ancora metabolizzando quella più bella e, per il momento, non ho ancora trovato le giuste parole da mettere nero su bianco. Quindi, sì, parto da Diodato.

Anzi, in realtà parto da Marco Masini, visto che è stato lui il primo dei due ospiti in questa seconda serata del festival internazionale del videoclip. 

Era il 1994 quando uscì "Vaffanculo", il brano che lo portò ad essere uno degli artisti italiani più acclamati di quel periodo. Avevo 13 anni, già ascoltavo Green Day, Articolo 31, Guns'n'Roses, Bon Jovi, Madonna, generi completamente diversi... Eppure quel grido di ribellione mi aveva profondamente colpita, tanto che - nonostante i sentimenti contrastanti - acquistai l'album "T'innamorerai" e, l'anno dopo, pure "Il cielo della vergine". Mi fermai lì, riconoscendo la bravura dell'artista ma concentrandomi su altro, anche perchè gli Articolo 31 mi aprirono letteralmente le porte della musica rap e iniziai a tampinare tutti i negozi di dischi dell'epoca per mettere mano su altre produzioni hip hop. 

Non mi sarei mai immaginata di vedere un concerto di Marco Masini e, ieri sera, a teatro, tra aneddoti e canzoni, ho visto l'uomo che si cela dietro l'artista. Anche se, come lui stesso ha tenuto a sottolineare, tra Masini cantante e Masini persona, c'è ben poca differenza se non quando, a volte, occorre indossare una maschera prima di salire sul palco. Ma non è un discorso che vale solo per lui... Vale per tutti noi. Si tratta di maschere che a volte sono necessarie. 

Da anni non ascoltavo i suoi brani, non esagero se dico che ne saran passati quasi una ventina, e riascoltarli ieri, in un contesto così intimo e raccolto, con un salto temporale così ampio, ammetto di averli rivalutati in maniera più obiettiva, mi sono addirittura commossa ad un certo punto. "Principessa" mi ha messo i brividi, non me la ricordavo proprio così bella. 

E poi c'è un plus mica indifferente: come immaginavo, da buon toscano, a Marco non manca l'umorismo. Questa contrapposizione tra cantautorato malinconico e carattere giocoso è una cosa che ho sempre apprezzato! 

Che dire, invece, di Diodato? Sto pensando se ci sono parole giuste per esprimerlo perchè non le trovo. Lui è una continua scoperta, sia musicalmente che a livello personale. Sentirlo cantare dal vivo è un'esperienza che lascia il segno perchè ha una voce talmente pulita, precisa, e nello stesso tempo viva e mutevole, che non la puoi paragonare con altre. In un periodo in cui nella musica ci sono troppe voci uguali tra loro e difficilmente distinguibili, lui lo riconosci subito. 

Devo ringraziare la mia esperienza al Rockin'1000 per aver iniziato ad ascoltare qualcosa di suo, e mi mangio le mani per non averlo fatto prima! Ho comunque tempo per rifarmi, no?


Si vede che Antonio è una persona vera e semplice e lo è rimasto nonostante il successo. Si vede anche che è molto emozionato quando sale sul palco, e dietro al microfono, dietro alla chitarra nasconde tutta la sua timidezza. Ed è lì che esce l'anima dell'artista, di colui che ha deciso di fare della musica la sua vita - e riuscendoci, perchè le carte in regola le ha tutte. 

Prima parlavo della sua voce senza averne però sottolineato un aspetto: non ho trovato differenze tra la registrazione ed il live. Così come la senti, così è. Tra l'altro esibirsi in unplugged comporterebbe il rischio di sentire immediatamente eventuali stonature, errori... Io di errori, ieri sera, non ne ho sentito nemmeno uno. 

Se durante l'esibizione di Masini mi è partita un po' di commozione legata anche al discorso nostalgia, con Diodato mi è proprio scesa la lacrima più volte, perchè in quei testi io mi ci rispecchio fino in fondo. Da un lato sono un balsamo (che figo, non sono la sola ad avere questi pensieri) e dall'altro fanno un male cane. 

"Ragazzi, non perdete tempo a leggere le notizie sui social", ha detto ad un certo punto, sottolinenando quanto inutile rancore ci sia ormai al mondo,quanto si manchi di empatia. Avrei voluto abbracciarlo. 

Beh, prima o poi conto di fare pure questo.

Ma sì, staremo a vedere
Ma con gli occhiali da sole in faccia per non fargli vedere
Cosa portiamo giù in fondo agli occhi e vi offriremo da bere
E ad ogni vostro, "Come stai?"
Risponderemo, "In fondo, dai, va tutto bene"
(Occhiali da sole - Diodato)

14 commenti:

  1. I concerti sono sempre esperienze da vivere. L'ultimo al quale sono stato era degli Equipe 84 (che hanno scherzato parecchio sulla loro anagrafe) e hanno proposto tutta musica antecedente alla mia nascita. Eppure è stato emozionante.

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  2. Ho partecipato ad alcuni concerti, anni fa , e mi era piaciuto perché la musica unisce. La tua è stata una bellissima esperienza ! Ciao

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  3. Molto carino il tuo racconto di questa serata. Non li conosco se non superficialmente, ma la musica dal vivo val sempre la pena.

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  4. Non sono una gran patita di concerti, ma è una sensibilità individuale.
    Teniamoci in contatto 🤗

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  5. Due ottimi cantanti, che presentano anche testi di un certo spessore. Capisco la tua emozione! Poi tu non ti limiti solamente ad assistere ai concerti, ma sei tu stessa a cantare e con musicisti mica da poco! Complimenti davvero!

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  6. Beh, senza dubbio belle esperienze. Non vado ad un concerto dal vivo da tanti anni per tanti motivi e fa piacere leggere il tuo post. Diodato lo trovo veramente bravo in tutto, l'altro non lo conosco.

    Un salutone e buon fine settimana

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  7. Apprezzo entrambi i cantanti di cui parli, Masini perchè fa parte di una età in cui avevo necessità di musica e testi che non avessero rime e ritornelli con acuto finale (non che ci sia qualcosa di male) e Diodato per via della sua straordinaria voce (un vero strumento) che accompagna testi bellissimi.
    Il mio primo e unico concerto musicale davanti al palco di Max Gazzè che stimo come artista e musicista e me gusta ancora.
    Bellissimo post questo tuo, così pieno di entusiasmo e amore...
    Ciao!!!

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  8. "Il mio primo e unico concerto MI HA VISTA davanti al palco..." mannaggia le cancellature... pardon

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  9. Che bello questo tuo post cara Miryam. Mi hai trasmesso tutta la tua emozione e tutto il tuo trasporto per ciò che ti è accaduto. Ho visto anche le tue bellissime foto, quindi credo che per te sia stato infinitamente magico.
    Congratulazioni davvero e ti abbraccio forte. Ciao.

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  10. Il pensiero di Diodato che hai riportato si sposa perfettamente con il mio. È da un bel pò che non vado ad un concerto. Chissà quanto avete cantato insieme a loro!

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  11. Quando ero ragazzina adoravo Masini!!! Ovviamente mi piace ancora ma di certo non lo seguo come all'epoca! Ho ancora tutte le sue vecchie musicassette e anche alcuni libri autobiografici che nemmeno ricordo più.. xD

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  12. Bravi davvero tutti e due, fa sempre piacere ascoltare le loro canzoni. La musica dal vivo poi è sempre un'altra cosa. Il cantante è lì con tutta la sua umanità e il suo talento. Sul palco, dal vivo è un po' come un acrobata che si esibisce senza rete. Perciò i concerti suscitano sempre forti emozioni. Un salutone a te.

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  13. Ciao, volevo dirti che ho dovuto chiudere il mio blog precedente e cambiare nickname. Spero tu mi riconosca anche così, in ogni caso trovi la spiegazione sul nuovo. Un abbraccio.

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