Raccontare fiabe è una follia, che permette di raggiungere la lontana terra del mattino. Il luogo in cui la solitudine decanta e diventa parola.
Raccontare fiabe è un atto ingenuo e pericoloso: consente di volgere lo sguardo alle cose ultime, alle essenziali presenze che danno un significato alla vita.
Raccontare fiabe è un gesto inconsulto. Un atto d’amore verso l’altro e verso la propria storia.
Raccontare fiabe è un’illusione: ogni personaggio immaginato è realmente esistito e, quasi certamente, continua ad esistere.
Raccontare fiabe è un atto necessario ed eticamente imprescindibile.
Raccontare fiabe è un’opera di pazienza, che esercita l’attesa, conducendo fuori dalla smania di protagonismo.
Leggere fiabe è saggio. Porta a sé la terra del mattino e trasforma la parola in silenzio.
Leggere fiabe è un atto saggio e prudente. Consente alle cose ultime di creare un nido nel nostro animo, mettendo sottosopra le essenziali presenze che danno un significato alla vita.
Leggere fiabe è un gesto giudizioso. Un atto d’amore verso se stessi e la propria storia.
Leggere fiabe è un gesto concreto: ognuno è stato un personaggio da fiaba e, se lo volesse, potrebbe continuare ad esserlo.
Leggere fiabe è un atto necessario ed eticamente irrinunciabile.
Leggere fiabe è un’opera di pazienza, che allena il cuore all’abbandono dell’orgoglio e del pregiudizio.
Francesco Idotta - Nel giardino delle tartarughe
Per poter leggere le fiabe bisogna che qualcuno, prima, le abbia scritte e raccontate. Quand'ero piccola mio padre le inventava per potermele raccontare. Aveva ideato due personaggi, due bambini, che aveva chiamato Picinin e Rosetta. Le più belle fiabe della mia vita erano proprio quelle, ideate e raccontate con tanto amore. Poi ho imparato a leggere e me le sono raccontate da sola.
RispondiEliminaE poi è bello.
RispondiEliminaLeggerle e raccontarle
😍
Il dubbio può essere anche: riuscirò ancora a crederci?
RispondiEliminaSono un'adulta che ha perso questa bella abitudine tantissimi anni fa. Da bambina ne ho lette al mio fratellino, poi a mia nipote che aveva solo 6 anni meno di me. Forse anche a qualcun altro che adesso non ricordo. Ma poi il periodo delle fiabe è passato e a ben pensarci è un gran peccato.
RispondiEliminaBellissima l'opera di Lisa Parker, mi affascina molto.
Che bei pensieri sulle fiabe!! Sono cresciuta con esse, avevo un grande libro con tutte quelle più famose e lo rileggevo di continuo. Poi c'è la grande fiaba di Avalon e Re Artù 😉. Le fiabe in fondo sono un derivato di arcaici miti e leggende.
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