Il 26 ottobre, nella chiesa ortodossa rumena viene ricordato e festeggiato San Demetrio di Tessalonica. Benché venga festeggiato nelle vesti di santo, i rituali legati a questa festività tradiscono radici pre-cristiane, legate ad una divinità maschile del grano. Ma come spesso accade per le festività rumene, tradizione antica e cristiana s’incontrano a mezza via.
E’ questo il periodo in cui San Demetrio attraversa le foreste e spoglia gli alberi chiamando le genti dei villaggi intorno al Fuoco Sacro. E’ il momento in cui si festeggia l’ultimo grande Raccolto della Stagione buona. Si sale in cima alle colline, o nei punti più alti del villaggio e lì vengono accesi i Fuochi. E’ uno scenario magico per chi, giungendo da lontano, vede tutt’intorno piccoli villaggi raggruppati a grappolo, ognuno con il suo Fuoco. Ruote di paglia e fieno infuocate rotolano giù dai fianchi della collina. Le danze fanno tremar la terra, le risa si confondono nel chiacchiericcio mesto degli anziani, alle preghiere affidate agli antenati, la gioia degli infanti che fischiano e cinguettano corona quello che viene percepito come Rinascita pura. Poiché nella fine c’è sempre l’inizio, in un ciclo perpetuo.
E’ una festa, questa, con marcato aspetto funerario per quel che riguarda il rito. Morte e rinascita rendono protagonista l’antica divinità, che giunta a questo momento dell’anno si mostra nel suo aspetto di vecchio. Lo scenario di morte-rinascita di questa divinità fitomorfa, silvestre, legata al ciclo vegetativo dell’anno che viene messo in atto durante i Fuochi di Sumedru, con questo rituale che prevede la morte violenta della divinità, ma nel contempo la sua rinascita, poiché dato alle fiamme dal Fuoco rinascerà rinnovato e giovane ha suggestioni e radici antiche.
E’ l’Uomo Verde, Green Man, l’Uomo Selvaggio, lo spirito silvestre il cui volto compare coperto di germogli e foglie.
Un albero viene tagliato e sfrondato, dato alle fiamme, lasciato bruciare e festeggiato. Tutti urlano ed incitano il salire delle fiamme, poiché il Fuoco rappresenta l’elemento purificatore. Come accadeva in altre culture indoeuropee, chi saltava i Sacri Fuochi ni vari periodi dell’anno, oltre a dimostrare coraggio era destinato ad un altro anno di abbondanza. Ai Fuochi di Sumedru, chi attraversa le fiamme avrà salute e si sposerà entro l’anno.
Le braci ardenti, le ceneri e altri resti di questo fuoco funerario verranno in seguito prese da ognuno e portate alla propria dimora, poiché sparse a terra, nei frutteti e negli orti garantiranno fertilità e abbondanza.
Il 26 ottobre le Porte dell’Inverno sono aperte. Tutto può succedere da qui in avanti ed è proprio questo il giorno dei prognostici in merito a come sarà la stagione fredda.
Si pensa infatti, che se il giorno di Sumedro è nuvolo o piove, l’inverno sarà carico di neve e molto lungo. Se la luna è Nuova, o c’è sereno, l’inverno sarà mite.
Anche i pastori guardano al loro gregge al mattino per fare previsioni sull’inverno che sarà. Se le pecore durante la notte hanno dormito strette vicine le une alle altre, l’inverno sarà freddo, se invece hanno dormito lontane le une dalle altre, sarà un inverno mite. Anche dal fuoco si comprende come sarà l'inverno la nuova stagione. Più alte sono le fiamme, più duro sarà l'inverno, ma anche più abbondante e fertile.
Al di fuori del Fuoco Rituale, le donne fanno dono ai bambini di ciambelline salate tipo brezel, mele, noci, cotogne. Si cucina e si organizzano grandi tavolate per onorare la Stagione del Raccolto appena passata e per attirare la buona sorte per l’anno venturo.
Sumedro rappresenta l’anticamera di Ognissanti, poiché sono i giorni in cui ci si prepara spiritualmente al momento in cui il velo tra i Mondi si scosterà permettendo agli Antenati di ritornare nei luoghi che conoscono.
Questo bellissimo articolo, scritto da Rebecka, era presente sul sito www.laconteaincantata.net , ora purtroppo non più online. :( Spero che l'autrice, qualora passasse da queste parti, non si dispiacesse nel vederlo sul mio blog. Era un sito che amavo molto e che in passato mi ha permesso di conoscere un sacco di cose interessanti!