Il ligure Antonio Augusto Rubino fu un artista a tutto tondo: conosciuto per lo più come illustratore, fumettista e scrittore per ragazzi, si occupò anche di teatro e regia dell'animazione, Forse qualche appassionato del fumetto si ricorderà di lui per aver diretto Topolino negli anni Trenta o per alcune sue indimenticabili strisce sul Corriere dei Piccoli. Io, però, mi sono innamorata delle sue filastrocche, così stasera vi do la buona notte con questa.
"Raccontami o nonno stasera,
la storia più lunga che sai;
ma, bada, raccontala intera:
non voglio che termini mai!".
"La storia più lunga che c’è
ti voglio stasera contare,
ma dura cent’anni, ed ahimé!
cent’anni son lunghi a passare!".
"Cent’anni, lo so, duran molto,
ma sveglio cent’anni starò.
Racconta, nonnino, ti ascolto.
Nonnino, non dirmi di no!".
"Tu devi saper che una volta,
in fondo al più buio passato,
in fondo alla selva più folta,
in fondo al castel più incantato,
viveva una Fata Gallura,
che sempre di giorno dormiva
e, quando la notte era scura,
sul mondo volava furtiva...
La storia di Fata Gallura
un tempo incredibile dura:
ci voglion cent’anni a finirla...
Ci tieni davvero a sentirla?".
"Durasse cent’anni, stasera
la voglio ascoltar tutta intera".
"Volava la Fata leggera,
volava recando due cesti.
Spargeva una polvere nera
sugli occhi dei bimbi ancor desti;
ma, quando dormire contenti
i bimbi vedea, su di loro
e sopra i lor sogni innocenti
spargeva un pulviscolo d’oro...
La storia di Fata Gallura
un tempo incredibile dura:
ci voglion cent’anni a finirla...
Ci tieni davvero a sentirla?".
"Ci tengo moltissimo, nonno,
per quanto mi venga un po’ sonno".
"I bimbi sognavan balocchi,
immersi in un sonno profondo...
Scoccavano i dodici tocchi,
a tutte le torri del mondo...
E Fata Gallura, tornando
al nero castello laggiù,
il canto del gallo imitando,
dicea: “Cocco mio, dormi tu?”
La storia di Fata Gallura
un tempo incredibile dura:
non bastan cent’anni a finirla.
Ci tieni davvero a sentirla?".
"Lo so che cent’anni son tanti...
Va’ avanti, nonnino, va’ avanti!".
"Gallura, arrivata al castello,
si mette di nuovo al lavoro,
e fa con mortaio e pestello
del nuovo pulviscolo d’oro.
Poi, prima che l’alba sia sorta,
girando una mola di pietra,
lavora a farsi una scorta
di densa fuliggine tetra.
La storia di Fata Gallura
un tempo incredibile dura,
e, quando è narrata da un nonno,
fa i bimbi cascare dal sonno".
"Negli occhi ho una polvere scura!
Io casco dal sonno, nonnetto!...
Passata è la Fata Gallura...
O nonno, conducimi a letto!"
Veramente carina Myriam. Bellissimi anche i disegni della pagina in foto.
RispondiEliminaChissà se usa ancora raccontare le favole ai bimbi. Spero non vengano affidati alla tv anche per addormentarli.
Io a mia nipote non solo le leggo ma ne invento anche! Quindi ti confermo che qualcuno che le racconta ancora c'è e ne sono l'esempio ehehe! Ho trovato solamente questa di illustrazione on line ma ammetto di non aver cercato bene bene. C'è caso che trovi anche il resto prima o poi!
EliminaChe bella la filastrocca di fata Gallura !!! La conoscevo già per averla letta sui libri dei miei bambini, a scuola, ma l'ho riletta molto volentieri !!! Ciao
RispondiEliminaIo invece l'ho letta per caso per la prima volta qualche sera fa scartabellando in Internet e mi è piaciuta davvero tanto! Sono contenta di averti fatto fare un salto indietro nel tempo tra questi dolci ricordi. Un abbraccio!
EliminaNon la conoscevo... davvero bella! La riadatterò non appena inizierò a leggere storie a mio figlio. Anche se dovrò ingegnarmi per cambiare la rima sonno-nonno :D
RispondiEliminaBeh dai, un'espediente c'è:
Elimina"e, quando è narrata da un babbo o da un nonno,
fa i bimbi cascare dal sonno".
Più facile di così xD
Prendo appunti! :D
EliminaNon la conoscevo, che bella! Chissà quanti anni fa è stata ideata!
RispondiEliminaNon sono riuscita a trovare - per il momento - informazioni sulla datazione di questa filastrocca, tuttavia ho visto che nel 1920 l'autore ha pubblicato una raccolta dal titolo "Fata Acquolina". Mi viene da pensare che possano essere due fate... coetanee!
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