Finalmente ho di nuovo un pochino di tempo per poter ritornare al mio amato blog.
Sono stati mesi molto difficili, sfiancanti. La salute ne ha parecchio risentito, se non avessi avuto la mia famiglia (Signor Marito e Signor Cane compresi nel prezzo) ed i miei amici, credo che questa volta non ce l'avrei proprio fatta.
Ma dal momento che posso finalmente voltare pagina, voglio riprendere le fila del mio blog parlando dell'argomento più chiacchierato di questi giorni: il Festival di Sanremo.
Perchè quest'anno mi sono proprio divertita a guardarlo, se non per il fatto che ha sancito il ritorno ufficiale sulla scena musicale dei miei amatissimi Articolo 31. Ho iniziato ad ascoltare la loro musica nel lontano 1994 ed è stato grazie a loro che mi sono avvicinata al rap (ricordatevi bene questo particolare perchè prossimamente ci saranno succulenti novità).
Curiosi di sapere che cosa ne penso di quanto visto e sentito in queste serate?
Et voilà.
Anna Oxa - Sali: lei quando sale sul palco se lo mangia, letteralmente. Passa il tempo ma quella magnifica voce non cambia mai. Peccato per la canzone che ho trovato davvero poco convincente.
Colla Zio - Non mi va: giovani, divertenti, mi hanno un po' ricordato i tempi d'oro delle boyband... Praticamente i Take That italiani in salsa rap (anche se in alcune canzoni Robbie Williams ci deliziava con il suo rap, ad esempio in "Lady tonight". Per la cronaca: ero una fan dei Take That, ecco perchè lo so così bene!). Se avessi 30 anni in meno credo che dilapiderei lo stipendio dei miei genitori per seguirli in tour.
Leo Gassmann - Terzo cuore: qui a casa si son sprecati i doppi sensi sul terzo cuore, il punto è che siamo persone dalla dubbia morale a volte. Ma Leo ha una bellissima voce, e anche se la canzone non è proprio una di quelle che mi riascolterei, lui è proprio bravo. Gli auguro di fare tanta strada e trovare una sua identità musicale molto presto!
Gianluca Grignani - Quando ti manca il fiato: se non lo avete fatto, andate ad ascoltare il brano su Spotify o Youtube in versione studio. Sul palco la sua emozione (e forse qualche cicchetto di troppo) ha fatto capolino più di una volta, ma alla fine se l'è sempre portata a casa. E' una canzone degna del suo migliore repertorio e ha emozionato anche me. Gianluca o lo ami o lo odi, non c'è una via di mezzo. Qui lo si ama tanto, nonostante tutti i suoi sbagli.
Cugini di Campagna - Lettera 22: ok, adesso ditemi pure che sono una boomer, che non capisco niente della musica dei gggiovani e bla bla bla... Ma a me la loro canzone è piaciuta tanto! E poi è stata scritta dai La Rappresentante di Lista, mica noccioline.
Mr Rain - Supereroi: si è giocato la carta della tenerezza con il coro di bambini che fa tanto spot natalizio della Coca Cola, con quel bridge di "Oooh ooh ooh ooh oooh" che è un palese omaggio a Bad Romance di Lady Gaga. Al primo ascolto mi ha convinta poco, al secondo mi ha detto già un po' di più. Difficilmente la riascolterò dopo Sanremo.
Olly - Polvere: dai, lascia stare l'autotune, sei giovane, voglio sentire la tua voce! Brano totalmente fuori dalle mie corde ma con un ritornello che volente o nolente ti entra in testa. Forse perchè mi ricorda qualcosa ma, al momento, mi sfugge cosa.
gIANMARIA- Mostro: ecco un brano che non mi dice assolutamente niente di niente. Meh.
Coma_Cose - L'addio: bellissimo il tema di fondo, con alcune frasi che nel giro di pochi giorni sono già diventate iconiche, peccato che poi si vada a cadere nel banale stereotipino sanremese. E' una canzone importante, ma rischia di finire nel dimenticatoio proprio per questo.
Mara Sattei - Duemila minuti: altro brano che non mi dice niente di niente. Meh parte 2.
Ariete - Mare di guai: lo so, sono ripetitiva ma... Meh parte 3.
Ultimo - Alba: con la voce che si ritrova, Ultimo potrebbe fare di tutto, anche cantare l'elenco del telefono. C'è solo un problema: sta canzone proprio no. Meh parte 4.
Elodie - Due: il Signor Marito, che è molto più social di me, dice che su Facciabuco sia la cantante più criticata da tutti i boomer da tastiera. E invece io, che la sento per la prima volta, non posso fare altro che dire "MECOJONI" (scusate il francesismo). La canzone del festival non la valorizza per niente; ieri sera nel duetto con Big Mama è stata, invece, semplicemente DIVINA. Fatele fare del rock o del metal e vi tirerà giù anche i portoni.
Marco Mengoni - Due vite: no, niente da fare. E' un signore che canta bene (cit. Mara Maionchi) ma per me questa canzone è no.
Blanco - L'isola delle rose: non discuto l'interpretazione andata alla malora, che s'è già speso abbastanza fiato in questi giorni. Sono andata a sentirmela in versione studio però, perchè ero curiosa. Diciamo che non ha soddisfatto i miei gusti musicali.
Modà - Lasciami: assomiglia ad almeno altri tre brani dei Modà. Avrei preferito ascoltare qualcosa di un attimino diverso.
Madame - Il bene nel male: sarà che io vivo in un altro mondo ma la prima volta che l'ho sentita è stato nel disco di Fabri Fibra come featuring nella canzone "Caos". E lì mi era piaciuta un sacco. Al festival invece ha portato qualcosa che non è decisamente nel suo, e si sente.
Colapesce e Dimartino: - Splash: mah, per me è meh.
Lazza - Cenere: mah, per me è meh anche questa.
Paola e Chiara - Furore: canzone che esce dritta dritta dagli anni Novanta e non mi stupirei se mi dicessero che si tratta di un inedito scritto ai tempi di Vamos a Bailar. Momento revival ALTISSIMO.
Tananai - Tango: naaaahi.
Giorgia - Parole dette male: innanzi tutto non mi aspettavo di vedere Big Fish dei Sottotono come suo maestro d'orchestra... Che sorpresa! E c'è da dire che la produzione del brano è molto in stile Sottotono. Lei è sempre una meravigliosa interprete ma il testo non mi è arrivato come tanti altri suoi... Un peccato, viste le premesse. Bonus track: il duetto con Elisa è stato EMOZIONE PURA.
Sethu - Cause perse: 'a ri-meh.
LDA - Se poi domani: LDA non è la sigla di uno stupefacente, si tratta bensì delle iniziali del figlio di Gigi D'Alessio. Un ragazzo molto giovane ma che canta mille volte meglio del padre. La canzone è poppettosa e tipicamente sanremese e, dopo febbraio, sicuramente non la ascolteremo più. Lui spero di sentirlo ancora e magari con qualcosa di meno smieloso: ha le carte in regola per fare tanta strada.
Will - Stupido: ehm.... Meh again.
Shari - Egoista: un brano che potrebbe essere tranquillamente intercambiabile con quello di Madame. Super meh.
Levante - Vivo: una canzone non arriverà mai ai livelli di "Alfonso" (se non la conoscete, rimediate!) ma con un bellissimo significato che, probabilmente, abbiamo capito in tre persone in croce. Brava, bella, bravissima e bellissima.
Rosa Chemical - Made in Italy: questa è la sua dimensione, non la trap. QUESTA. Il suo personaggio e la sua voce sono ipnotici, il brano è un vero e proprio schiaffo alla nostra società e fa inca**are tutti: destra e sinistra, puritani e trasgressivi, eterosessuali e LGBTQ+. Mi sono proprio innamorata di questa canzone! E poi, non so voi, ci ho rivisto un pochino di Renato Zero in tutto ciò.
Articolo 31 - Un bel viaggio: li ho tenuti per ultimi perchè per me loro saranno sempre inarrivabili... Una spanna sopra a tutto. Una canzone che ripercorre una vita intera, non solo quella del gruppo, ma anche quella di noi seguaci che siamo con loro se non dal giorno zero almeno almeno dal giorno 1 o 2. Ho pianto come una fontana durante l'esibizione della prima serata... E sono tornata di nuovo quindicenne. Un urlo per l'Articolo 31!!!!!
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Questa sera ci sarà la finale e, viste le classifiche provvisorie, credo che il podio spetterà proprio a Mengoni ed Ultimo... Per quanto mi riguarda, il giusto podio sarebbe:
Articolo 31 - Rosa Chemical - Levante o Giorgia
Ho fatto bene a non giocare al Fantasanremo :D