Come consuetudine, al termine di uno dei festival più chiacchierati, arrivano anche quelle che sul mio profilo Instagram chiamo "Opinioni non richieste".
Quest'anno mi sono particolarmente divertita, di canzoni belle e particolari in gara ce n'erano diverse, in più ho scoperto artisti che sto andandomi a recuperare pian piano perchè mi hanno colpita un sacco!
Doveroso avvertimento: a volte i miei commenti possono essere puramente ironici. Non è mia intenzione ridicolizzare nè offendere in alcun modo nessun artista: tutti sono stati bravissimi, meritevoli di essere su quel palco, e hanno dimostrato professionalità e carisma da vendere. Ricordiamoci che la musica deve intrattenere e non essere motivo di litigio!
Stavolta darò anche un giudizio complessivo in asterischi:
* meh...
** meglio di un ferro da calza piantato in un occhio
*** carina
**** mi piace!
***** capolavoro
Norvegia - Alessandra - Queen of Kings: Rappresenta la Norvegia, paese natale della madre e dove attualmente vive e porta avanti gli studi di canto. Lei però è italiana, per la precisione ligure, e se a 20 anni ha già una voce così potente non oso immaginare che cosa combinerà tra qualche anno. Canzone molto bella, con tratti folk e un mood che ricorda la dance di qualche decennio fa. Voto: *****
Malta - The Busker - Dance (Our Own Party): Il cantante pare uscito fuori da una boyband degli anni Novanta, con la differenza che lui - come tutta la band - è un artista di strada. Il brano non è che brilli di originalità, ma loro portano un po' di sana follia sul palco e questo è sufficiente per far scattare la simpatia nei loro confronti. Voto: ***
Serbia - Luke Black - Namo Mi Se Spava: Inizialmente non mi aveva molto convinta, con quell'anda misto Tananai/coreano wannabe. Al secondo ascolto, però, comincia già ad avere il suo perchè. Al terzo non diventa la mia canzone del cuore ma fa piacere averla nelle orecchie. Rivalutato e promosso. Voto: ***
Lettonia - Sudden Lights - Aija: Come sempre vale la premessa che ho fatto: sono bravi, bravissimi. C'è solo un punto che sta a voi decidere se sia un pregio o un difetto: pare di ascoltare un brano dei Coldplay fatto e finito. Voto: **
Portogallo - Mimicat - Ai Coração: Atmosfera burlesque, stacchetto folkettone, lei bellissima e con una voce splendida. Cosa potevo fare se non andare a cercarmi tutta la sua discografia? INNAMORATA. Vi consiglio questa meraviglia:
Tell me why I brividi. Voto: *****
Irlanda - Wild Youth - We are One: Anche loro hanno portato un brano che strizza moooolto l'occhio ai Coldplay! Forse mi hanno convinta un pochino di più rispetto ai lettoni. Sono però abituata ad altra musica quando si parla di rock irlandese, primi tra tutti Cranberries e U2; forse non dovevo partire ad ascoltarli con tanta aspettativa! Voto: **
Croazia - Let 3 - Mama ŠČ!: Vincitori morali del Festival. Si presentano sul palco vestiti in modo allucinante e finiscono suonando in mutande. Il loro brano è una voce di protesta nei confronti delle politiche mondiali (non entro nei dettagli perchè ormai sono abituata alle censure che sono costretta a fare sulle parole quando scrivo su Instagram e non vorrei mai che succedesse anche su Blogspot prima o poi!), lo fanno a modo loro e lo fanno pure bene. Musicalmente un mappazzone, ma conquistano anche per questo. Voto: *****
Svizzera - Remo Forrer - Watergun: Lui ha una voce stupenda, lo senti non appena emette la prima nota, peccato che abbia portato un brano che sa davvero di sentito e risentito. Per carità, orecchiabile eh, ma per un festival di tale portata ci vorrebbe più... Come posso dire... Verve? In ogni caso, altro artista che voglio andarmi ad ascoltare, curiosa di conoscere la sua discografia. Voto: ***
Israele - Noa Kirel - Unicorn: La preferisco come ballerina, è grave? La sua performance è stata strepitosa ma questo pezzo mi convince poco, pur apprezzando certi inserti melodici molto folkloristici. Un punto a favore per il ritornello, facilmente cantabile da noi ferraresi: "Fenomeno, fenomenallll!!!". Voto: ***
Moldavia - Pasha Parfeni - Soaerle și luna: Stupenda, semplicemente stupenda. La Moldavia dà sempre soddisfazioni all'Eurovision e regala brani che sono destinati a diventare leggendari (parlo per mio gusto personale). In questo caso abbiamo il mix vincente: brano ballabile e al tempo stesso con una gran bella strizzata d'occhio alla musica folk, testo di forte ispirazione (che prometto di tradurre molto presto perchè vale la pena di essere compreso), coreografia fantastica. Lui è anche bello da vedere (non me ne voglia il Signor Marito). A proposito: il testo glielo ha scritto la moglie, a dimostranza che dietro a un grande uomo c'è sempre una grandissima donna. Voto: *****
Svezia - Loreen - Tattoo: Nonostante sia stata lei a vincere l'edizione di quest'anno, non mi sono proprio entusiasmata all'ascolto. C'è chi urla al plagio: effettivamente le strofe ricordano tanto "The winner takes it all" degli ABBA. Più che parlare di plagio, non è detto che il brano non sia invece un omaggio alla sopra citata hit, considerata la medesima provenienza geografica. Ascoltabile ma non indimenticabile. Voto: ***
Azerbaijan - TuralTuranX - Tell me More: Li ho visto salire sul palco e ho subito pensato: o fanno una hit o è una barba. C'è quel mood musicale che cerca di omaggiare i Beatles più intimisti, poi cercano di stupirci con effetti speciali includendo una stroffa rappata... Ma non hanno effettospecialato. Insomma: una barba. Voto:*
Cechia - Vesna - My Sister's Crown: Due sole parole: GIRL POWER! Nell'esibizione che abbiamo visto sul palco dell'Eurovision le abbiamo viste cantare e ballare, ma loro sono una vera e propria band tutta al femminile. Parlano di femminilità (come in questa cazone) e di mitologia slava, il che basta e avanza per metterle sul mio podio. Sono davvero TANTA ROBA. Voto: *****
Olanda - Mia Nicolai & Dion Cooper - Burning Daylight: Ad un certo punto mi sono chiesta se non stessi guardando un'esibizione dei ComaCose. A differenza loro, però, le voci sanno di già sentito, così come un po' tutto il mood del brano che mi ha portato alla stanchezza e a dimenticarmi il brano subito dopo l'ascolto. Diludendo. Voto: *
Finlandia - Käärijä - Cha Cha Cha: La prima cosa che ho pensato è stata: "vacca boia che tamarrata." Poi, però, il Signor Marito mi ha fatto notare che come pezzo da ascoltare mentre sei in piedi al centro del tagadà alla fiera del paese, questa è la canzone perfetta. Non ho più il fisico per il tagadà, ma sotto questa prospettiva ha decisamente tutto un altro significato. Rivalutata e promossa dalla tamarra che alberga in un angolino del mio cuore. Tunz tunz tunz. Anzi, Cha cha cha. Voto: ***
Danimarca - Reiley - Breaking my heart: Di questa edizione solamente tre canzoni mi hanno lasciato il vuoto assoluto, nel senso che non mi ricordo nemmeno come fa il ritornello. La canzone del nostro amico danese è, ahimè, una di quelle tre. Voto: *
Armenia - Brunette - Future Lover: Consentitemi la battutaccia da taverna: da una che si chiama come una categora di Pornhub mi aspettavo qualcosa di sensuale. Qui invece abbiamo qualcosa di molto commerciale, forse troppo semplicistico per una voce così bella che meriterebbe di essere più valorizzata! Voto: **
Romania - Theodor Andrei - D.G.T. (Off and On): Una delle proposte più interessanti del Festival. Anche se questo brano è molto all'acqua di rose, si sente che cerca di emergere in qualche modo mettendoci del suo. C'è un che di estroso nella sua interpretazione vocale, ma non riesce ad uscire al 100%. Ho ascoltato altro dal suo ultimo album e confesso di essere rimasta ipnotizzata, c'è del potenziale. Ha 18 anni, e vale lo stesso discorso che ho fatto per Alessandra: tra qualche anno darà del filo da torcere a molti, se saprà giocarsi bene queste carte. Voto: ***
Estonia - Alika - Bridges: Sono allibita. Con quella voce potrebbe cantare l'elenco telefonico non solo dell'Estonia ma dell'Europa intera... Perchè cavolo farle cantare qualcosa di così fiacco? Perchè? Perchè!?!?! Voto: **
Belgio - Gustaph - Because of You: Una delle più belle sorprese di questo Eurovision. Temevo di trovarmi di fronte ad un pezzo super pop e invece mi sbagliavo alla grande: Gustaph ha riportato on stage la musica house, quella che piace a me e che strizza l'occhietto alla black music. Così bella, ma così bella che per me è un capolavoro. Voto: *****
Cipro - Andrew Lambrou - Break a Broken Heart: In qualche modo le strofe di questa canzone mi hanno ricordato "Titanium" di David Guetta. Non è proprio una di quelle canzoni che rimarranno memorabili ma è orecchiabile... In più, con quella voce lì, eccone un altro che potrebbe cantare elenchi del telefono, Pagine Gialle e pure la ricetta della moussaka. Voto: ***
Islanda - Diljá - Power: Eccola qui l'altra canzone di cui non ricordo nemmeno come fa il ritornello. Voto: *
Grecia - Victor Vernicos - What They Say: Nonostante non sia passato in finale, nonostante il fatto che l'emozione gli abbia giocato un sacco di brutti tiri durante l'esibizione, per me questo ragazzo meritava di andare avanti. E' il più giovane partecipante: ha 16 anni e si è cimentato in un brano pop che ha tutte le carte in regola per diventare una hit. A me la sua voce ha fatto venire la pelle d'oca. Voto: ***
Polonia - Blanka - Solo: Lei è la Britney Spears polacca, punto. Effetto nostalgia anni Novanta, stacchetto danzereccio e ritornello che ti entra dritto in testa al primo colpo. E, dulcis in fundo, mica un testo da ridere: l'argomento è l'autoerotismo, un vero schiaffo sul muso nei confronti della società puritana della sua terra di origine. Voto: *****
Slovenia - Joker Out - Carpe Diem: Ho sentito canzoni migliori alla sagra del Panin Onto. Però sono simpatici, dai, il palco lo sanno tenere. Voto: **
Georgia - Iru - Echo: Il fatto che non sia nemmeno passata in finale è di un'ingiustizia clamorosa. La sua voce è divina, la canzone stessa è divina. Per quanto il testo non sia propriamente il massimo (ma sono curiosissima di ascoltare sue canzoni in lingua madre!) c'è quel ritornello folk che vale la pena di tutto il viaggio. Per me poteva proprio vincere. Voto: *****
San Marino - Piqued Jacks - Like an Animal: La band pistoiese rappresenta la Repubblica di San Marino e lo fa discretamente. Al primo ascolto mi aveva preso poco, al secondo invece ammetto che mi sia piaciuta già di più. Un bel rockettone da ascoltare rigorosamente live con le birre al cielo. Bravoni. Voto: ***
Austria - Teya & Salena - Who the Hell is Edgar?: Look e stile musicale mi hanno ricordato tantissimo Jo Squillo e Sabrina Salerno. C'è qualcosina nella strumentale che ricorda anche i primissimi brani di Madonna. Nonostante questo, però, e nonostante i tre ascolti per cercare di entrare nel mood, sono ancora poco soddisfatta. Voto: **
Albania - Albina & Familia Kelmendi - Duje: Arriviamo al punto: questa si presenta con degli acuti che manco Al Bano, si porta dietro tutta la famiglia (tranne il cane, che sono stati costretti a lasciare a casa) e infiamma l'intera Liverpool a suon di turbofolk e liscio balcanico. Mi hanno talmente spiazzata che dopo 30 secondi avevo già la bandierina dell'Albania in mano e la sventolavo inneggiando l'Hymni i Flamurit. Potentissimi. Voto: *****
Lituania - Monika Linkité - Stay: Una barba colossale, se non fosse che il ritornello è ormai diventato leggendario. Durante la prima esibizione, infatti, commentando a freddo con la mia amica Ale, questa se n'è uscita cantando: "Tutoooooo sciutoooo". Ed ora è il nostro meme. Voto: **
Australia - Voyager - Promise: Vengono dalla terra dei canguri e, come tali, saltano da un genere all'altro nel corso di una sola canzone. Zero etichette. Brano fuori dagli schemi e da ogni grazia divina. Poi, all'improvviso, schitarrata e growl. L'amore! Voto: *****
Francia - La Zarra - Évidemment: Con un nome del genere in Italia avrebbe sortito un certo effetto. Evidentemente, in nome omen: si presenta sul palco acconciata come un albero di Natale. La canzone si ispira alla ricercatezza della migliore Edith Piaf ma non riesce a raggiungerne le alte vette (pur rimanendo sui trampoli. Vi consiglio la visione dell'esibizione per comprendere tutti questi doppi sensi!). Voto: **
Spagna - Blanca Paloma - Eaea: Amo le contaminazioni musicali perchè nel 99% dei casi danno vita a qualcosa se non di epico almeno di vagamente interessante. Qui, purtroppo, siamo in quell'1% sfortunato in cui la scelta non è stata delle più felici. Lei si sente che viene dal flamenco, e forse dovrebbe rimanere concentrata su quello. Oppure provare altre contaminazioni. Voto: **
Italia - Marco Mengoni - Due Vite: Qui lo so che il mio commento risulterà impopolare ma a me le canzoni che appioppano al povero Mengoni proprio non piacciono. E non ce l'ho con il suo genere musicale, non ce l'ho nemmeno con i suoi testi, è proprio tutto quello che ci sta attorno che stride. Sapete qual è una canzone che mi piace di Mengoni?
Questa. Voto: **
Ucraina - Tvorchi - Heart of Steel: Lo scorso anno questo paese ci ha deliziato con il rap, quest'anno con un bel brano RnB, un po' pop ma pur sempre pieno di black vibes! Diciamo che sanno come fare per avere le mie preferenze. Big up per la musica ucraina! Voto: ****
Germania - Lord of the Lost - Blood & Glitter: Mi è sconosciuto il motivo per il quale ancora non conoscessi questa band che rientra a pieno diritto nelle migliori sorprese di questa edizione! C'è del metallo ma c'è anche qualcosa di terribilmente kitsch, e questo connubio mi ha stregata! Bella anche l'esibizione, bello tutto, tutto sciuto... Ah no, quello non c'entra. Standing ovation e discografia completa in wishlist . Voto: *****
Regno Unito - Mae Muller - I wrote a Song: Dulcis in fundo, ma molto in fundo e poco dulcis. Il brano che porta il Regno Unito, e che giocando in casa dovrebbe quanto meno partire avvantaggiato, è in realtà di una noia mortale. Tattarattattattaaaaa, tattarattattattaaaaa, ma chi - me - lo - fa - faaaaaar. Voto: **
E voi avete seguito l'Eurovision? O avete sentito di sfuggita qualcuna di queste canzoni?
Approfitto di questo post per un paio di news off topic.
Sto preparando un articolo su una Cantante italiana con la C maiuscola e che farà parte della mia rubrica dedicata alle "Streghe moderne". Per ora non faccio spoiler, ma lancio un piccolo sondaggio: essendo un articolo lunghetto, meglio dividerlo in due parti oppure lasciarlo integro?
La seconda news è che il famoso blog che avevo riaperto dalle ceneri di uno dei miei precedenti, è in fase di stallo perchè lo sto ripensando da zero. O quasi. Volevo dare spazio alla musica e alla moda delle varie subculture musicali ma mi sono resa conto che così facendo toglierei spazio anche ad altri generi di cui, in realtà, varrebbe la pena parlare, proprio per smentire il fatto che tutto ciò che è pop o commerciale non deve essere per forza di cose brutto e dimenticabile. Per questo motivo sto pensando a cambiar nome al blog. Non si preoccupi, quindi, chi aveva iniziato a seguirlo: a breve si parte.