domenica 28 luglio 2024

Falsi storici - L'Oroscopo dei Nativi d'America

Lavorando al mio progetto "Il baule della Strega" e navigando perciò tra un sito e l'altro, mi trovo spesso a dovermi confrontare con una serie di vecchi articoli che contengono inesattezze più o meno abissali.

Il punto è che molte di queste inesattezze ce le siamo portate avanti per anni, dandole per certe e sacrosante, e l'avvento dei social non ha fatto altro che amplificarle. 

Ho deciso così di aprire una piccola rubrica dedicata a questi falsi storici, sperando che ciò possa contribuire, anche solo un pochino, a rendere più consapevoli le nostre condivisioni! 

Iniziamo con qualcosa di fresco ed estivo: l'Oroscopo dei Nativi d'America, o Oroscopo dei Pellerossa che dir si voglia.

Partiamo subito con una premessa: parlare di lingua, folklore e storia dei Nativi d'America in senso lato non ha senso. E' come dire: parliamo di cultura, folklore e storia degli Europei. A chi verrebbe mai in mente di porre sullo stesso identico piano, giusto per fare un esempio, il folklore finlandese con quello maltese?  E se parliamo di linguaggio, basti solo prendere in esame la nostra Italia: un valdostano e un palermitano, comunicando solo in dialetto, farebbero una tremenda fatica nel comprendersi. 

Tra tribù ancora esistenti ed estinte se ne contano quasi 500, sparse tra Nord, Centro e Sud America. Un po' pretenzioso, quindi, immaginare che avessero adottato tutte lo stesso identico modo di predire il futuro scrutando il cielo: il lampeggiante rosso del mio bufala detector inizia ad accendersi e spegnersi con frequente intermittenza. 

Provo quindi a capire se non si tratti di un errore... Peno ai nomi delle tribù più conosciute e mi affido a San Google.
"Oroscopo Sioux": nulla, al massimo il segno zodiacale della divina Siouxie Sioux. 
"Oroscopo Navajo": un solo accenno proveniente dal libro "The rock cycle" di Kevin Honold (2021) dove però si dice che si tratti semplicemente di "animali simbolo". E' comunque un libro molto recente, io qui voglio le fonti, ragazzi miei, le fonti!
"Oroscopo Apache": nulla.
"Oroscopo Inuit": anche qui nulla di fatto.

Potrei andare avanti con i nomi di tutte le tribù possibili ma mi fermo qui. Fatto sta che di prove storiche non ne sto trovando l'ombra, per lo meno non online. 

Passo a qualcosa di più pratico: la computazione del tempo. Per pensare ad uno zodiaco come quello che sto prendendo in esame, occorre che vi sia una computazione del tempo composta da 12 mesi o lune. Inizio a togliere di mezzo, quindi, tutte quelle tribù che lo computavano in 13 lune, ad esempio i Cree - da non confondere con i Creek che comunque ne contavano 12 e mezza come i Kiowa. Perchè scomodarsi, quindi, nella realizzazione di un sistema di 12 "segni"? Già era complicato mettercisi con le mezze lune!

Possiamo però parlare di calendari - famosissimo quello dei Maya - che, questi sì, avevano per lo più una computazione in dodicesimi, in riferimento ai cicli lunari. Sono quasi sempre calcoli semplici, quindi. 

Prendo allora in esame i nomi di questi fantomatici segni zodiacali. Uno a caso, già che siamo nel mese giusto: il Salmone, che indicherebbe i nati tra il 22 luglio e il 21 agosto. Sappiamo che le popolazioni native dell'Alaska chiamavano la luna piena di questo periodo "Luna del Salmone", poichè a Luglio i salmoni iniziavano la loro migrazione. Ma ancora si parla di luna, non di costellazioni. 

Il bufala detector continua a lampeggiare in modo spropositato quando scopro che i segni dei Nativi (quali dei tanti, poi, non lo sapremo mai) hanno gli stessi giorni di inizio e di fine dei nostri segni zodiacali occidentali. Leone: dal 23 luglio al 21 agosto. BIIP BIIP BIIP!

Alcuni siti hanno inoltre pubblicato, al fine di avvalorare questa tesi, la seguente immagine:


... dove compaiono animali TOTALMENTE diversi dai 12 dello "zodiaco": 'ndo cavolo lo vedi qui il salmone, ad esempio? La foto proviene, se la filigrana non fosse sufficiente a renderlo noto, dal sito Vintage Retro Antique: non so da quale pubblicazione siano state estratte ma la didascalia parla chiaro: "Native American Indian Animal Symbols". Nessun accenno ad alcun oroscopo.

Ma le ricerche, finalmente, mi conducono laddove sperato: seguendo il Bianconiglio e cadendo nella sua magica tana scopro che l'inventore di questo zodiaco è Kenneth Meadows scrittore britannico e docente universitario che nel 1997, seguendo l'onda della New Age, scrive "La Medicina della Terra": un mappazzone che (cito testualmente) collega la Ruota-di-Medicina con altre culture dell'antichità che si servivano di simbologie "circolari": l'I Ching dell'Oriente, lo zodiaco occidentale, la Ruota dell'Anno dei popoli di origine caucasica del Nord, della Gran Bretagna, dell'Europa settentrionale e della Scandinavia.

Ora scusatemi ma mi sta andando a fuoco il bufala detector e devo cercare un estintore. 
Alla prossima puntata!

lunedì 15 luglio 2024

Le fate ignoranti

Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e non riconosciamo ma che ci cambiano la vita. Non sono quelle delle fiabe, perchè loro qualche bugia la dicono. Sono ignoranti, esplicite, anche pesanti a volte, ma non mentono sui sentimenti.                                      

Ferzan Ozpetek



mercoledì 10 luglio 2024

Lasciare andare

Questo mese ho un compito importante da assolvere, ed ha a che fare con il perdono, la guarigione, il "lasciare andare". 
Così ho deciso di iniziare con qualcosa di semplice: una lettera. E non potendo spedirla, per ovvie ragioni, la trascrivo qui sul blog dove con molta probabiltà non verrà mai vista dalla persona a cui è rivolta - ma c'è sempre quello 0,00001% che ciò accada. Lascio che sia il destino a decidere se recapitarla o meno.

Ciao Xxxxx.

Ho cancellato tutte le nostre fotografie. 
Ho buttato tutti i tuoi regali.
Faceva tutto così dannatamente male.

Ho smesso di sperare nel giorno in cui saresti tornato rinfacciandomi quanto sono stronza ma ricordandomi che, in fondo, la vita a volte ti porta a compiere delle scelte insensate. Quel giorno non arriverà mai, del resto ti conosco e ho sempre saputo che per te, quando un rapporto di qualsiasi tipo finisce, non si torna indietro. 

Eppure una scelta apparentemente senza senso l'avevi fatta anche tu, quando sei sparito per quasi un anno. Non te ne ho mai fatto una colpa, anzi: ricordo quella sera in cui ci siamo rivisti, in cui mi hai raccontato quanto male eri stato, quanto era stato difficile uscire di nuovo fuori dalla tua tana.
Ma questo è stato molto tempo fa, quando eravamo io e te, soli contro il mondo. 

Io, con te, ho solo dei bei ricordi.
La gita on the road.
I concerti.
La libreria esoterica.
La vacanza a Triora.
La fuga a Venezia a caccia di fantasmi.
Le prove di facepainting.
I sogni premonitori.
L'idromele.
Le notti a dormire in autogrill.
Il giro d'Italia che ci blocca la strada.
La dedica nei credits del CD.
La lettura di Sibille.
Gli scherzi su MSN.
I viaggi nel Mondo di Sotto.
Il tuo handfasting.

Io ci ho provato ad essere una buona amica, perchè tu per me sei stato un fratello, un'ancora di salvezza, un porto sicuro. Sei stato Magia. 
Sai, a volte ti sogno ancora, e non so cosa darei per scriverti, chiamarti, cercarti. Ma so che non ci sei più, non per me, e io rispetto la tua decisione.

Eppure io per te, che tu ci creda o no, ci sono ancora. 
Ma ti lascio andare.



martedì 9 luglio 2024

Riflessione

Ricordo che quando iniziai a usare internet tanto tempo fa (non voglio pensare a quanti anni siano effettivamente passati, mi prende un colpo ogni volta) i forum e i blog vivevano il loro periodo di massimo splendore.

Non mi sono mai sentita tanto "a casa" quanto in quel periodo, quando attraverso un motore di ricerca era possibile mettermi in contatto con persone a me tanto affini. A volte leggevo e basta, altre volte - in particolare nei forum - interagivo... E porto nel cuore quelle esperienze meravigliose che, con l'avvento dei social, purtroppo sono diventate via via sempre più rare. 
Recentemente ho dedicato alcuni dei miei progetti alla riscoperta di vecchi siti, imbattendomi in parole, immagini, persone e situazioni che mi hanno regalato grandi emozioni. C'è sicuramente l'effetto nostalgia dietro tutto questo. 
E altrettanto sicuramente è egoistico pensare solo al passato per non dovermi confrontare quotidianamente con un presente che non mi rappresenta e mi impaurisce. Eppure ne ho bisogno. Per sopravvivere.