Pagine vintage, spiritualità pagana, streghe, fate, letteratura dimenticata, figure femminili d'ispirazione. E musica, tanta musica!
martedì 30 novembre 2021
This Mortal Coil - Song to the Siren
lunedì 29 novembre 2021
Panna cotta stregata
domenica 28 novembre 2021
E' domenica! Post a casaccio.
Questa mattina ho litigato con il cane. Sì, gli ho proprio detto un sacco di insolenze perchè non è possibile che ogni volta che usciamo in passeggiata e vede un gatto va completamente fuori di testa. Si attacca al guinzaglio con la bocca ed inizia a tirarlo con una forza impressionante... E staccarlo è un impresa. Se poi capita quando hai la forza di un criceto in coma perchè di due mani che hai non ne hai buona nemmeno una (ho un taglio sull'indice della mano sinistra dovuto al fatto che ho la destra infortunata e faccio fatica a muoverla correttamente) allora capisci che la giornata è già iniziata storta. Ovviamente, quando siamo tornati a casa e quel ruffiano mi ha fatto gli occhi dolci, come facevo a non perdonarlo? 'tacci sua e di su nonno, oh.
Tutto sommato, a dispetto delle previsioni, non è stato poi un giorno così da buttare. I miei sono arrivati qui con due sporte piene di viveri (pancake, polpettine, minestrone, broccoli al vapore, pizza, crostata... Tutto rigorosamente fatto in casa dalla mamma!) e una sorpresa per pranzo: la grigliata! Va beh, può non sorriderti la giornata con una grigliatona?
In questi giorni sono successe un po' di cose che non vorrei menzionare, più per mera scaramanzia che non per altro. Diciamo che FORSE avrò un po' da fare fino a febbraio. Tengo le dita (quelle sane!) incrociate.
A proposito di dita distrutte: da inizio ottobre ho un problema abbastanza invalidante alla mano destra e non riesco a muovere correttamente il pollice senza patire dolori allucinanti. I medici con cui ho parlato non sono riusciti a darmi una spiegazione, seppur siano tutti concordi sul fatto che non vi sia nulla di rotto. Ora sono in attesa che arrivi gennaio per fare una radiografia, e meno male che mi avevano messa un gradino sotto l'urgenza. Nel frattempo, parlando con un collega del mio fidanzato, ho scoperto che anche lui ha sofferto del medesimo problema (i sintomi sono gli stessi, precisi identici). A quanto pare si tratta di un nervo infiammato. Gli ho chiesto cos'abbia fatto per sistemarlo, ho preso appunti e mandato il gentil consorte in farmacia a procurarmi il bendaggio miracoloso. Visto che avevo un bel po' di faccende da sbrigare, mi sono mummificata oggi pomeriggio. Attendiamo pazientemente un paio di giorni per scoprire se funziona oppure no.
Domani pomeriggio si inizia invece con i tour de force in sala prove. Anche qui per scaramanzia non posso dire nulla se non che probabilmente la prossima primavera apriremo il concerto di un gruppo che... CHE! SUSPANCE!
Sto scrivendo pochino in questi giorni perchè sto preparando una sorpresa per i ragazzi di un forum a cui partecipo da diversi anni. Si tratta delle traduzioni di un paio di fan fiction scritte in lingua spagnola e... Udite udite... Sto scrivendo un breve racconto anche io! Ecco, diciamo che quest'ultima cosa la faccio principalmente perchè siamo un gruppo molto affiatato e non badiamo alle virgole e agli errori o al fatto di non essere scrittori provetti (anche se alcuni dei ragazzi hanno davvero delle capacità strabilianti). Scrivevo racconti taaaaaaaaaaanti anni fa quando ero giovincella, poi ho smesso, non so nemmeno io perchè. E mo' ho perso la mano. (Ahahahaha!!! Ho perso la mano!!! Ho fatto la battuta! Ok... Basta, pietà.)
E, a proposito di scrittura. Domani mattina parte una letterina (il quadernino gattoso è solo lì per coprire l'indirizzo). E' una sorpresa e spero che le poste facciano in fretta il loro dovere. Io di solito scrivo dei papiri quando mando una lettera, queste sono poche brevi parole perchè la mano mi duole ancora parecchio quando prendo in mano la penna per scrivere. Ma ci tenevo a spedirla. E' una storia che magari racconterò quando la destinataria mi avviserà di averla ricevuta.
Prima di concludere questo post apparentemente privo di senso, mettiamoci qualcosa di sensato.
Conoscete FRAIDYCAT?
E' un'estensione per Chrome e Firefox che mi ha salvata dalla disperazione. Si tratta infatti di uno spazio all'interno del quale è possibile inserire i link relativi ai nostri siti e blog preferiti, oltre che di pagine Facebook ed account Twitter o Instagram di nostro interesse. Ogni volta che uno dei presenti all'interno della nostra lista verrà aggiornato, anche la pagina della nostra estensione ce lo mostrerà in real time. Ecco uno mio screenshot, giusto per avere un'idea di come può apparire la "home":
venerdì 26 novembre 2021
Test musicale: solo uno!
giovedì 25 novembre 2021
25 Novembre, giornata contro la violenza sulle donne
Oggi centinaia di persone cambieranno la propria immagine di copertina su Facebook con quella di uno o più paia di scarpette rosse, probabilmente senza nemmeno conoscere l'origine di quel simbolo. Si sentiranno a posto con la coscienza perchè avranno dimostrato ai propri amici e followers che loro sono contro la violenza sulle donne. E tutto finirà lì.
Ma davvero una ricorrenza così dolorosamente importante l'abbiamo relegata ad un'immagine da postare su un social perchè "fa figo" mostrarsi interessati?
Facciamo qualche passo indietro. Ad esempio, ci siamo chiesti come mai la giornata contro la violenza sulle donne sia stata istituita proprio il 25 Novembre? Fu in questo giorno, nel 1960, che tre sorelle di Santo Domingo vennero brutalmente assassinate dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo mentre si recavano a visitare i rispettivi mariti in carcere. La loro colpa? Essersi ribellate alla dittatura. La storia delle sorelle Mirabal è ben spiegata all'interno della pagina a loro dedicata nell'Enciclopedia delle Donne.
E le scarpette rosse? Sono un'idea dell'artista messicana Elina Chauvet che, il 9 settembre 2009, presentò la sua installazione composta da 100 paia di scarpe a Ciudad Juàrez, località tristemente nota per rapimenti, stupri ed omicidi nei confronti di centinaia di donne innocenti. Zapatos Rojos, così si chiama l'installazione, diventerà di diritto anche l'emblema del 25 Novembre.
Ogni giorno noi donne subiamo violenze di tipo fisico o verbale. Veniamo picchiate, stuprate, uccise, torturate psicologicamente, terrorizzate, minacciate, rapite, rinchiuse. La nostra colpa? Beh, è semplice: siamo streghe. Sono secoli che ci danno la caccia con scuse stupide ed infondate.
Abbiamo imparato a riconoscere le erbe mediche e ci hanno dato delle assassine.
Abbiamo iniziato a renderci indipendenti e ci hanno detto che il nostro posto è in casa a sfornare figli.
Abbiamo cercato un posto nel mondo per poter vivere serenamente e ci hanno perseguitate.
Abbiamo messo una minigonna e siamo state chiamate puttane.
Poi ci hanno concesso di lavorare e ce lo hanno rinfacciato fino all'ultimo giorno, perpetuando il mobbing contro la nostra persona per spingerci a licenziarci e dire di noi: "Ecco, vedi perchè non la volevo a lavorare con me? Non era seria". (Ciò è accaduto a me e vi assicuro che anche questa è violenza. Ho perso il lavoro che amavo e uno stipendio sicuro con cui poter mantenere me e la mia famiglia per colpa di uno squilibrato e non otterrò MAI giustizia per questo.)
Non voglio dire altro perchè oggi si spenderanno milioni di parole in merito a questo tema. Vorrei solo che si riflettesse su questi punti, che si prendesse coscienza di un problema sempre più urgente da risolvere e che non venisse tutto confinato ad una fotografia su un social. Non abbiamo bisogno delle condivisioni virtuali. Dobbiamo parlare, fare sentire la nostra voce: oggi, domani, ogni singolo giorno.
A tutte le sorelle che in questo momento stanno soffrendo a causa di un abuso va il mio pensiero più grande. Abbiate cura di voi e che Dio, la Dea o chi per essi vi aiutino a trovare la forza di denunciare i vostri carnefici. LORO NON CAMBIERANNO MAI, ed ogni giorno sarà sempre peggio.
DENUNCIATE, DENUNCIATE, DENUNCIATE.
domenica 21 novembre 2021
In the Void
Oggi sul mio blog farò una cosa che solitamente non faccio (e, onestamente, non mi piaceva fare nemmeno quando utilizzavo Facebook) perchè ho sempre paura di dar l'idea d'essere una spammer.
In realtà, se ho preso tale decisione, è perchè a questo progetto tengo molto. Si tratta della prima canzone che ho registrato professionalmente dopo ANNI di fermo totale.
Ho conosciuto un ragazzo statunitense sul social SpaceHey: stava cercando delle persone con cui collaborare a distanza e, avendo ascoltato le sue strumentali, mi sono proposta per fare qualcosa assieme. Per me era un salto nel vuoto, avrebbe potuto uscirne una porcheria atomica considerato che l'ultima volta che ho cantato - se escludiamo quest'estate quando ho accompagnato il moroso al saggio della scuola di musica - è stato nel 2014. E poi, ammettiamolo, la mia voce registrata mi ha sempre messo ansia!
Invece, quando ho spedito a Carl le registrazioni, si è complimentato tantissimo con me e Mirko (che si è prestato a registrare i back vocals). E dopo aver assemblato tutto, questa notte, mi ha spedito il link del lavoro fatto e finito. Un regalo bellissimo.
E quindi volevo regalarlo anche ai viandanti che passano da queste parti.
Cliccando sul link di Soundcloud potete eventualmente leggere anche il testo.
Giusto per metterci la faccia, ecco una foto scattata a fine registrazioni. A sinistra Yuri, il nostro pazientissimo e favoloso master of recordings, quella brutta al centro sono io e, a destra , quello alto due metri, il mio partner in crime nonchè futuro marito Mirko.
Oggi andava così. Ringrazio chiunque si prenderà tre minuti di tempo per ascoltare quello che abbiamo creato!
Buona domenica!
sabato 20 novembre 2021
Playlist di novembre
giovedì 18 novembre 2021
Quando va e quando non va
Sto provando a tirarmi su di morale dopo l'ultimo post che ho scritto qualche giorno fa... Non vorrei far diventare questo blog un diario pieno di lamentele quindi cercherò di evitare. Se non che ora ci si mettono anche i problemi di salute e una bella TAC da prenotare perchè c'è caso che la mia mano destra sia più distrutta di quanto non credessi. Che per una bassista è una tragedia di livelli epocali.
Di positivo c'è che mi sono arrivate questa bella cartolina dal raduno genovese di postcrossing (grazie alla mia sorellina Libera che mi pensa sempre!!) e una lettera bella cicciotta dalla mia amica di penna di Malta. Tra l'altro è proprio grazie a lei che ho scoperto quante meraviglie pagane siano ancora presenti nella sua terra, nonostante al giorno d'oggi i suoi abitanti siano fortemente cattolici. Prometto che ne scriverò presto un articoletto.
Altra cosa positiva è che ieri sera il mio fratellone Tommy è stato intervistato all'interno di una interessantissima live su Youtube sul canale Chiacchiere e audiolibri di Rosanna Lia: sono state dette cose talmente interessanti che non mi sento di aggiungere nulla se non di andare a curiosare su Italia Parallela e invitarvi a commentare sul blog oppure direttamente al video caricato da Rosy!
domenica 14 novembre 2021
Sto male.
mercoledì 10 novembre 2021
La Donna Saggia
Nel cuore di un antico Bosco di abeti, viveva
una Donna Saggia. In alcuni villaggi vicini l'avrebbero malvagiamente chiamata Strega, commettendo un errore, perchè Lei non avrebbe fatto mai nulla nel nome del male. E come se non bastasse, aveva tanto piu potere di quanto una delle loro 'Streghe' avrebbe mai potuto immaginare.
George Mac Donald
martedì 9 novembre 2021
I sogni son desideri... Quel giorno che sono finita in un video dei Green Day :D
In questi giorni sto salvando tutto il salvabile dai miei account Facebook, Twitter e Instagram. Per poi eliminarmi del tutto. Anzi, in realtà il processo di eliminazione da Twitter è già partito, c'era meno roba da recuperare.
Facebook invece è un po' più complesso e ci sto veramente mettendo un sacco di tempo... Ma ne stanno uscendo dei ricordi che mi stanno letteralmente spaccando in due il cuore. I concerti con le mie band, le serate con gli amici, persone care che ora non ci sono più, altre con cui ho condiviso un tratto del mio cammino e che poi hanno preso strade differenti...
Ma uno dei ricordi più bello, chiamatemi pure fan girl, è stato quando nel 2013 sono finalmente riuscita ad andare al mio primo concerto dei Green Day. Era un momento che aspettavo da quando avevo... boh... 13/14 anni. I miei amici mi regalarono il biglietto il giorno del mio compleanno. Non ho mai pianto così tanto nel ricevere un regalo. Credo sia stato il più bello che mi si potesse fare in tutta la mia vita.
Ero riuscita anche a raggiungere la seconda fila a suon di spintoni e pogo. Ed ero a tanto così da Mike.
Poi un giorno esce un video. Live. Del concerto di Bologna. Quello dove ero io. In quel video, in mezzo alla folla, ci sono anche io. E, prendetemi per matta, ma per me è stata una delle più grandi soddisfazioni della vita.
lunedì 8 novembre 2021
Rituale di protezione per la casa
Navigando per il web mi sono imbattuta in un interessante rituale di protezione per la casa. Sapevo che per allontanare le negatività dalla propria dimora occorre bruciare foglie di salvia bianca o rosmarino. Non sapendo se l'odore delle erbe bruciate possa dare fastidio al nostro Zeus, ho deciso che darò una chance a questa variante!
Occorrono tre rametti di rosmarino freschi. In luna calante, devono essere posizionati all'ingresso di casa, in camera da letto e nella stanza in cui si usa trascorrere più tempo. I rami vanno lasciati lì fino a quando non saranno completamente secchi e non dovranno essere toccati se non per essere buttati in un luogo lontano da casa.
Come accade per qualsiasi tipologia di rituale, è l'intenzione la cosa più importante. Nel momento in cui verranno posizionati i rami di rosmarino occorrerà concentrarsi sulla richiesta di protezione da qualsiasi tipo di energia negativa.
mercoledì 3 novembre 2021
Tu come lo vedi Dio?
Art by Amber Peoples |
martedì 2 novembre 2021
Novembre
lunedì 1 novembre 2021
Il boggart e il contadino
C'era una volta un contadino di Mumby vicino ad Alford, nella contea di Lincoln, che aveva una bella fattoria, ma stava pensando di acquistare altri due campi avendo bisogno di un po' più di terra da coltivare.
Dunque si comperò un pezzo di terreno e l'affare lo soddisfece poichè la terra era buona.
Il giorno dopo andò al campo appena acquistato per vedere che cosa dovesse seminare.
Foto: Martin Martinček - Liptovský horal (1970) |
Era pelosissimo con delle braccia lunghe come le sue.
"Sparisci" gridò all'uomo. "Questo è il mio campo."
"Non è vero" disse il contadino "l'ho comperato io."
"E' mio, ti dico" esclamò il boggart stringendo i pugni e facendo una faccia come se volesse strozzare il contadino.
Questi ebbe paura di imbarcarsi in una lite con quell'energumeno per giunta malvagio, ma nel medesimo tempo non capiva perchè mai dovesse rinunciare al suo pezzo di terra che aveva pagato così caro.
Perciò disse, cercando di fare buon viso a cattivo gioco: "Forse possiamo arrivare ad una transazione".
"Voglio dirti una cosa," fece il boggart sghignazzando "dividiamoci i raccolti".
"D'accordo" ribatte'il contadino. "Quale parte vuoi tenere? Quella che cresce sopra o quella che cresce sottoterra?"
"Quella che cresce sopra" disse il boggart pensando di averlo messo nel sacco.
Il contadino era furbo e piantò le patate, sicchè quando il boggart venne a prendersi la sua parte, non trovò altro che il verde ormai secco delle pianticelle.
Così, alla domanda del contadino che cosa scegliesse per l'anno dopo, si precipitò a rispondere "Tutto ciò che cresce sottoterra".
Il contadino seminò l'avena. Venne il tempo del raccolto. L'avena matura fu falciata, e per la seconda volta il boggart rimase scornato perchè gli toccarono le stoppie e le radici.
Era furibondo, ma il contratto è contratto.
Egli aveva scelto la parte nel terreno e l'aveva avuta.
Allora al boggart venne in mente un'idea che gli parve buona.
"Quest'anno" disse al contadino "pianterai il frumento. Lo falceremo insieme e ciascuno si terrà quello che ha falciato."
Il boggart infatti sapeva di avere un paio di braccia molto più forti di quelle dell'uomo, e calcolò di falciare più alla svelta.
"Niente da fare quest'anno" pensò il contadino, il quale era stato per l'appunto costretto a seminare il frumento.
Ogni mattina andava sul campo e, benchè si aspettasse il contrario, constatava che si prometteva un buon raccolto.
La prospettiva che il boggart si portasse a casa la parte maggiore finì per infastidirlo.
Nel villaggio viveva un uomo noto per la sua saggezza.
Il contadino andò a chiedergli un parere e, appena uscito dalla casa di quel saggio si fregò le mani: a spron battuto si recò al villaggio e dal fabbro si fece foggiare alcune verghe di ferro, che poi conficcò nel terreno sul lato del campo che sarebbe toccato al boggart.
Nel giorno fissato per il raccolto c'era un sole sfolgorante e le ariste erano turgide.
Arrivò il boggart felice e contento con la falce in spalla; "Io comincio da questo lato e tu dall'altro" disse.
Iniziarono a mietere. Il contadino procedeva più rapido e le sue falciate erano accompagnate da un ampio movimento del braccio, mentre il boggart continuava ad urtare le aste di ferro - lui le aveva prese per erbacce - tanto che la sua falce perse subito l'affilatura.
"Maledette erbacce! Come siete resistenti!" imprecò e si dovette fermare per affilare la lama.
Le aste che spuntavano dal terreno erano fitte, per cui anche i cozzi della sua falce contro di esse furono frequenti.
Prima di mezzogiorno il contadino aveva falciato metà del campo, il boggart invece non era andato oltre uno spicchio.
Il sole dardeggiava sulle messi e il calore non fece che accrescere la rabbia del boggart che, esasperato, alla fine lanciò una voce al contadino: "Ma nella tua parte non ci sono erbacce?"
"Neanche una" rispose il contadino continuando a falciare tranquillamente.
Il boggart, dopo essersi fermato almeno una ventina di volte, rinunciò all'impresa: gettò lontano la falce e gridò: "Tieniti il tuo campo, non voglio più averci a che fare." Battè i piedi con forza sul terreno, e la terra si fendette: egli precipitò nella voragine.
L'ultima cosa che il contadino vide di lui fu un ciuffo di peli neri.
Non tornò mai a rivendicare il possesso del campo, ma persino oggi ricompare di tanto in tanto per spaventare la gente.
E i contadini, quando perdono un attrezzo dicono: "Se l'è preso il boggart!"
Tratto da "Fiabe e leggende inglesi" a cura di Frederik Hetmann - Mondadori
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